Meloni in Libano, la gaffe del primo ministro Miqati in aeroporto: saluta il braccio destro della premier scambiandola per lei

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Visita speciale della premier Giorgia Meloni in Libano, dal primo ministro Najib Miqati. Con l'arrivo della leader di Fdi a Beirut, a fare da prologo all'incontro bilaterale c'è stato un piccolo inconveniente ripreso dalle telecamere, un video diventato subito virale sui social. La clip mostra Najib Miqati accogliere con un abbraccio e due baci sulle guance la donna bionda scesa dalla scaletta dell'aereo, scambiata goffamente con l'ospite d'onore, Giorgia Meloni. (leggo.it)

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Impegnata a parare i colpi degli sfidanti. In questo caso, però, il match non era politico e al posto dell'agonismo c'erano i sorrisi. (ilGiornale.it)

Nel farlo, oltre a chiacchere e saluti, ha anche giocato un po’ a calciobalilla. “Grazie Presidente Giorgia Meloni per la sua vicinanza vera a tutte le donne e gli uomini della Difesa”, ha scritto il ministro su X il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha condiviso le immagini della premier alla base. (Open)

Il ministro della Difesa Crosetto ha postato sui suoi social un video del Presidente del Consiglio Meloni che gioca a biliardino con i militari del contingente italiano in Libano. / Ig Crosetto Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

È un bene, è un messaggio. Un dress code rivelatore: nella visita al contingente italiano in Libano Giorgia Meloni dismette l’orrenda abitudine dei politici italiani di travestirsi da Rambo e si presenta in un sobrio completo giacca e pantaloni. (La Stampa)

La presidente del Consiglio oggi ha fatto visita ai contingenti che operano in Libano, nella base di Shamaa, nel sud del Paese. Nelle imagini si vede la premier impugnare le aste che muovono rispettivamente difesa e portiere. (Corriere TV)

Dopo il bilaterale di Beirut con il primo ministro ad interim libanese Najib Miqati, la premier Giorgia Meloni ha chiuso ieri la sua visita in Libano con una visita ai militari italiani della Brigata alpina Taurinense inquadrati nella missione di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano meridionale (Unifil), a guida italiana. (Il Manifesto)