Vaccinazione eterologa. Ema: sul mix di vaccini siamo in attesa di maggiori dati

Quotidiano Piemontese ECONOMIA

Così Marco Cavaleri dell’Ema.

“Sulla base delle esperienze del passato”, mischiare vaccini “sembra una strategia che può essere impiegata, ma su quelli Covid-19 ci sono prove limitate ed è importante raccogliere maggiori informazioni e monitorare con attenzione”.

“Sulla base delle prove che abbiamo questo non è problematico, ma il livello di prove è basso e perciò occorre restare vigili” ha concluso Cavaleri

Tuttavia se un Paese “vuole fare un mix con un vaccino MRna”, sta al Paese stesso decidere. (Quotidiano Piemontese)

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Ma, ha continuato, se un Paese "vuole fare un mix con un vaccino MRna", sta al Paese stesso decidere. Un dato certo, ha spiegato Cavaleri, è che “non appena avremo più dati, ad esempio da uno studio britannico, valuteremo se fare una dichiarazione sul mix”, ha confermato. (Sky Tg24 )

“Sulla base delle prove che abbiamo questo non è problematico, ma il livello di prove è basso e perciò occorre restare vigili”. Se un Paese per un numero di ragioni “vuole fare un mix con un vaccino MRna” sta al Paese decidere. (IVG.it)

Il vaccino di AstraZeneca «è stato approvato nell’Ue sulla base della somministrazione di due dosi, e perciò in principio, in base alle informazioni sul prodotto, è da somministrare una seconda dose in un intervallo tra le quattro e dodici settimane». (Open)

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Ma non appena avremo più dati, ad esempio dallo studio britannico, valuteremo se fare una dichiarazione sul mix”. “Sulla base delle prove che abbiamo questo non è problematico, ma il livello di prove è basso e perciò occorre restare vigili”. (Genova24.it)