Gaza, il Papa scrive una lettera ai cattolici: «Sembra che le tenebre ricoprano la Terra Santa, tempi oscuri»

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«Sono tempi oscuri, in cui sembra che le tenebre del Venerdì Santo ricoprano la vostra Terra e troppe parti del mondo sfigurate dall’inutile follia della guerra, che è sempre e per tutti una sanguinosa sconfitta». Papa Francesco ha preso carta e penna per indirizzare una lettera ai cattolici che vivono in Israele e in Palestina e che quest'anno dovranno accontentarsi di una Pasqua piuttosto desolata, senza turisti e pellegrini, senza potersi spostare facilmente, con l'insicurezza economica visto che il settore turistico è ormai fermo da quando è scoppiato il conflitto a seguito del pogrom di Hamas del 7 ottobre scorso. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una lettera indirizzata alle comunità di una terra tanto martoriata “Non siete soli e non vi lasceremo soli, ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa, sperando di poter tornare presto da voi come pellegrini, per guardarvi negli occhi e abbracciarvi, per spezzare il pane della fraternità e contemplare quei virgulti di speranza cresciuti dai vostri semi, sparsi nel dolore e coltivati con pazienza”. (La Voce del Popolo)

«La giornata di Terra Santa costituisce un’importante occasione pastorale, una preziosa opportunità per sensibilizzare i fedeli sulla realtà della Chiesa che vive nei Luoghi Santi, dove Gesù ha compiuto l’opera della nostra redenzione”, dichiara Mons. (Zonalocale)

Ieri Papa Francesco, in una lettera indirizzata ai cattolici di Terra Santa, ci ha chiesto di non perdere la speranza, di rimanere uniti, ci ha incoraggiato, perché ci dice: «Voi siete fiaccole accese nella notte; siete semi di bene in una terra lacerata da conflitti». (L'Osservatore Romano)

Puntuale arriva la domanda, rimasta in gola dall’inizio: «E noi, in questo momento di prova, cosa possiamo fare per la Terra santa?». (Diocesi di MIlano)

La lettera di Francesco in occasione della Settimana Santa di Pasqua che cita Paolo VI, il primo Papa pellegrino in Terra Santa nel 1964 Di Gian Guido Vecchi (Corriere della Sera)

«Non siete soli e non vi lasceremo soli, ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa, sperando di poter tornare presto da voi come pellegrini, per guardarvi negli occhi e abbracciarvi, per spezzare il pane della fraternità e contemplare quei virgulti di speranza cresciuti dai vostri semi, sparsi nel dolore e coltivati con pazienza». (Diocesi di MIlano)