Il legame con Fano: "L'opera incompiuta dell'Uomo vitruviano sarà il suo testamento"

Il rapporto di Fano con Giuliano Vangi, lo scultore morto l’altro ieri all’età di 93 anni, è stato lungo, coinvolgente, fecondo. L’artista toscano aveva scelto negli anni Settanta del secolo scorso le colline di Roncosambaccio, nel comune di Fano, per impiantare il suo studio, a pochi chilometri da Pesaro dove risiedeva con la moglie Graziella e i due figli. Quando l’Amministrazione fanese dovette indicare un artista di fama internazionale per abbellire la piazza che la città gemellata di Rastatt nel 1991 volle dedicare alla Città della Fortuna si pensò a Giuliano Vangi che realizzò "L’incontro", l’appuntamento cioè tra due giovani innamorati, proprio come le due città gemelle. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

Perché per Vangi, come per Pollini rispetto a Mozart e a Beethoven, si è trattato di reinterpretare la grande scultura di Giovanni Pisano, di Arnolfo di Cambio, di Tino di Camaino, di Jacopo della Quercia, di Donatello, di Michelozzo, di Michelangelo. (ilGiornale.it)

Era uno degli artisti più silenziosi e riservati che abbiano mai messo piede a Pietrasanta e in Versilia. Anche quelli di un semplice bar. (LA NAZIONE)

Vangi, classe 1931, era nato in Toscana, a Barberino del Mugello, si era trasferito in Brasile a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta per poi imporsi, al suo ritorno nel nostro Paese, come uno degli scultori più rilevanti della sua generazione. (varesenews.it)

Una congiunzione temporale imprevedibile ma che rende ancora più stringente l’impegno sottoscritto da Comune e Fondazione Carifano in un apposito protocollo del gennaio 2021 di riservare alle opere dello scultore uno spazio prestigioso della città con cui aveva spesso interagito e alla quale era legato da un sincero rapporto affettivo sintetizzato efficacemente dalla “Concordia” di piazza Amiani. (corriereadriatico.it)

"Il Biodiversity Lab è un laboratorio all'interno del quale ci impegniamo a supportare i giovani per lavorare sempre di più sulla tutela della biodiversità, la tutela della fauna, la tutela della flora e la tutela dei micro ambienti. (Il Giornale d'Italia)

In molti partiranno anche dalla Versilia alla volta della città in cui l’artista aveva vissuto per stare accanto all’adorata moglie Graziella, da cui aveva avuto i figli Marco e Dario. Chi non potrà andare lo ricorda comunque con enorme affetto e riconoscenza. (LA NAZIONE)