Nuovo codice della strada: deboli coi forti, forti coi deboli

Primocanale INTERNO

Il mio punto di vista non è di una ciclista, ma di una persona che vede, a causa di questo codice della strage, allontanarsi il sogno di una città delle persone, quel tipo di città che si è realizzato nelle città più vivibili del mondo, come Copenaghen, Zurigo e sempre più città spagnole negli ultimissimi anni, a dimostrare che non sono solo le città scandinave ad essere civili. In un contesto drammatico come quello che pone l'Italia 23esima su 30 paesi dell'unione Europea per morti su milioni di abitanti, dove l'80% delle vittime sono utenti vulnerabili, il 73% degli incidenti avviene su strade urbane, si cerca di rendere sempre più difficile ai sindaci delle città istituire zone 30, zone ztl, aree pedonali e vengono azzerate o depotenziate tutte le nuove norme che sono state fatte a favore della ciclabilità, sebbene non alcora sufficienti, che ci avevano fatto fare un grande passo verso l'europa. (Primocanale)

Ne parlano anche altri media

Riforma al Codice della strada: quali sono le infrazioni che comportano la sospensione della patente. In questo articolo vedremo per quali multe scatta la sospensione breve della patente, quando questa sanzione può essere applicata e in quali casi invece si può evitare. (La Legge per Tutti)

Non senza attriti e polemiche, con la contrarietà delle associazioni dei familiari delle vittime della strada, anche se per Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e promotore del disegno di legge, grazie alla riforma «ci saranno più controlli, più educazione stradale, più rigore». (L'Eco di Bergamo)

Approvato Nuovo Codice della Strada, ma le polemiche aumentano Il Centro Studi di AutoScout24 ha sondato l'opinione degli automobilisti: secondo il sondaggio, il 57% degli italiani si è dichiarato contrario alla proposta di consentire ai neopatentati di guidare auto più potenti, percepite come troppo pericolose, soprattutto nelle mani di guidatori inesperti. (Auto.it)

I 36 articoli che rileggono il Codice, fermo al lontano 1992, devono ancora vedersela con l’esame del Senato, dove un fronte compatto formato dalle opposizioni e da decine e decine fra sindaci, assessori alla viabilità e associazioni di parenti di vittime della strada, bollano la proposta come “un passo indietro in cui nulla è stato fatto per ridurre la velocità”. (Fiscal Focus)

TRENTO. .Dopo il via libera dato dalla Camera lo scorso mercoledì 27 marzo, il decreto di legge “Interventi in materia di sicurezza stradale” con delega al governo per la revisione del codice della strada, andrà ora in esame al Senato. (il Dolomiti)

“Siamo determinati a salvare vite attraverso più controlli. Più educazione stradale e più rigore: dobbiamo ridurre i 3000 morti sulle strade italiane e voglio arrivare alla fine del mio mandato con strade più moderne, larghe, sicure e meno vittime”. (Cityrumors Abruzzo)