Ma quale crescita: in Italia crolla la produzione industriale, mai così male dal 2020

Il Primato Nazionale ECONOMIA

, quando l’Italia era alle prese con la cosiddetta fase due della pandemia e la flessione era stata pari all’8,3%. Dati Istat, ad aprile produzione industriale in calo del 7,2% Il quadro fornito dall’Istat sull’industria italiana non è certo confortante. Infatti, per il quarto mese consecutivo si registra un calo dell’indice destagionalizzato industrializzato della produzione industriale, il quale si stima sia diminuito dell’1,9% rispetto a marzo. (Il Primato Nazionale)

Su altre testate

L’indice della fabbricazione di autoveicoli si mantiene in rialzo ad aprile (+8,9%) nonostante il calo dell’8% registrato nel mese, secondo i dati preliminari ANFIA, dalla produzione di autovetture – che, comunque, chiude il quadrimestre a +14,2% superando le 183. (Adriaeco)

Controllo delle temperature. È importante mantenere temperature appropriate per il corretto stoccaggio e la conservazione dei prodotti ittici. L’importanza della sanificazione nell’industria ittica – Quello della trasformazione dei prodotti ittici è un settore che richiede particolare attenzione alle norme igieniche e alla sanificazione degli ambienti di lavoro. (Pesceinrete)

Gli ultimi dati Istat sulla produzione industriale indicano che “nonostante l’impegno dell’industria alimentare nell’assorbire quanto possibile l’aumento dei costi per cercare un equilibrio tra tenuta della domanda e sopravvivenza delle imprese, permane una significativa flessione della domanda: il che lascia intravedere un secondo semestre dell’anno molto difficile”. (Food)

Ma non è soltanto un problema «congiunturale» (mese su mese). La serie negativa è anche su base trimestrale e su base annua (tendenziale). (Il Manifesto)

I primi quattro mesi del 2023 registrano un -2,9%. A subire il maggiore calo sono l’energia (-12,6% annuo), i beni intermedi (-11%, cioè le materie prime necessarie per produrre altri beni) e infine calano gli stessi prodotti finali, ovvero i beni di consumo (-7,3%). (ByoBlu)

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