Biennale d'Arte: cosa vedere secondo la guida di Francesco Vezzoli. Un itinerario d'autore

Quest’anno lascerei perdere le capitali europee e i voli transoceanici. E se fossi uno studente mi sentirei in dovere di marinare gli ultimi (o i primi) giorni di scuola per andare a Venezia. È anche abbastanza economico: con i soldi che a Londra servono per raggiungere in taxi la Tate Modern qui ti paghi il treno per la Laguna. Meglio approfittarne perché non ho mai visto Venezia capitale mondiale dell’arte come in questo periodo, con i suoi musei, le fondazioni pubbliche e private (tutte funzionanti), e soprattutto con un pluralismo autentico. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Apre sabato 20 aprile la 60° Esposizione Internazionale d’Arte. Ecco il meglio del programma, che inizia con la premiazione sabato 20 aprile e termina il 24 novembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Foreigners Everywhere è l’evocativo titolo della sessantesima edizione della Biennale d’Arte 2024, a cura di Adriano Pedrosa, visitabile tra i Giardini e l’Arsenale fino al 24 novembre 2024. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri”, spiega Pedrosa. (Il Sole 24 ORE)

Porte aperte dal 20 aprile al 24 novembre alla 60esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “Stranieri Ovunque”. Il principio guida del grande evento è l'aver privilegiato artisti che non hanno mai partecipato prima d’ora alla mostra ascolta articolo (Sky Tg24 )

L'immagine eloquente è quella postata sui social da Cesare Peris, presidente della Società Carpentieri e Calafati: una coda di centinaia di metri lungo Riva Sette Martiri oltre al Ponte de la Veneta Marina, fino all'ingresso della Biennale, ai Giardini. (ilgazzettino.it)

E mentre la città accoglie le opere e le installazioni degli artisti di tutto il mondo presenti alla Biennale Arte (Giardini e Arsenale, fino al 24 novembre 2024), si possono (Io Donna)

E nondimeno si procede piano, quasi portassimo una reliquia preziosa. Al mio fianco c’è infatti col suo bastone a dargli conforto Aldo Trevisanello, detto anche Tromba, così lo chiamano da Montin in quanto suona la tromba da una vita, o Cornisetta, come lo soprannominava Armando Pizzinato, il celebre pittore friulano, mi assicura la mia amica italianista Silvana Tamiozzo. (ytali.)