Liquidità​, oggi il decreto

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Per i prestiti fino a 25mila la garanzia dello Stato sarà al 100%, senza valutazione del credito.

Coronavirus Liquidità​, oggi il decreto: prestiti fino a 25mila euro senza valutazione Garanzie al 100% per prestiti fino a 25mila euro o 800mila con valutazione della solvibilità.

Si tratta sul ruolo della Cassa Depositi e Prestiti. Condividi. È atteso per questa mattina alle 11.30 (anche se ancora non è stato convocato) il Consiglio dei ministri chiamato a varare il decreto liquidità. (Rai News)

La notizia riportata su altre testate

Il clima, viene riferito, è di “massima collaborazione”, alla ricerca delle “migliori soluzioni” per dare risposte alle imprese. Per scioglierlo Giuseppe Conte convoca in mattinata a palazzo Chigi il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e l’ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo. (Il Riformista)

Il ministro dell'Economia e i tecnici del Mef ritengono che garante sia la Sace, società controllata da Cassa depositi e prestiti. Il provvedimento consentirà alle imprese di ottenere prestiti a tasso zero, garantiti dallo Stato. (Corriere di Viterbo)

La curva dei contagi è in discesa ma la guardia deve rimanere alta finché i dati forniti dagli esperti che consigliano il Governo non disporranno diversamente. una garanzia fino 100% con l’intervento di confidi, solo per i soggetti beneficiari con ammontare di ricavi non superiore 3,2 milioni di euro. (Fiscoetasse)

Il decreto approvato dal governo libera 200 miliardi di liquidità per le imprese e altrettanti per l’export, inoltre rifinanzia il Fondo Centrale di garanzia PMI. Per le piccole e medie imprese, lo strumento è il Fondo di Garanzia PMI, per le medie e grandi imprese, garanzia attraverso SACE. (PMI.it)

Il presupposto certo è che bisogna andare in banca. E che le fasce d’intervento variano, anch’esse, con le dimensioni delle imprese. (Corriere della Sera)

In questo caso la garanzia pubblica non è mai al 100%. Una garanzia pubblica così elevata unita a un tasso d’interesse vicino alla zero somiglia in effetti a un’iniezione diretta di denaro pubblico nel sistema produttivo. (Corriere della Sera)