F1, Perché Adrian Newey ha deciso di lasciare Red Bull

Circus Formula 1 SPORT

La decisione di Adrian Newey di lasciare la Red Bull troverà le prime conferme ufficiali nelle prossime ore, forse giorni o settimane. Non è importante, lo è invece capire perché l’ingegnere inglese non vuole più collaborare con Red Bull. Adrian Newey, 66enne ingegnere inglese, è considerato da tutti come il miglior progettista in Formula 1. Direttore tecnico della Red Bull dal 2006, Newey è il “tecnico” più vincente di tutti i tempi. (Circus Formula 1)

La notizia riportata su altri giornali

Infatti, secondo quanto tiportano alcuni media inglesi, sembra che il responsabile tecnico Adrian Newey (nella foto sopra), non contento del clima di tensione che si respira all’interno del team di Milton Keynes, sarebbe pronto a lasciare la Red Bull a fine stagione. (AlVolante)

Salvatore Bagni, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Libero. Queste le sue dichiarazioni: Per Bagni una stagione da dimenticare (Terzo Tempo Napoli)

Uno scenario davvero impensabile sino al 2022, considerando l’incetta di titoli che il team di Brackely ha messo assieme. Un’era turbo ibrida dominata sin dagli inizi, nella quale nessuna scuderia è stata in grado di giocarsi il titolo alla pari sino a fine stagione. (FUNOANALISITECNICA)

In Inghilterra sono sicuri: Adrian Newey ha rifiutato la proposta (sontuosa, a dir poco) di Aston Martin. La notizia è senza dubbio di estrema rilevanza, perchè il “genio” tecnico della Formula Uno, dopo aver deciso di salutare la Red Bull, sta scegliendo la sua prossima destinazione, e sarà un movimento di un peso specifico notevole. (OA Sport)

È stato il tema principale di questa settimana e probabilmente lo sarà anche delle prossime. L’addio di Adrian Newey alla Red Bull sembra essere più vicino che mai nonostante un altro anno di contratto. (F1inGenerale)

Considerato il progettista più vincente della storia della Formula 1, Adrian Newey potrebbe essere il prossimo colpo messo a segno dalla Ferrari. La Scuderia di Maranello infatti, non solo si era assicurata il pilota più vincente dell’intera storia della Formula 1 (103 vittorie, 104 pole position e 197 podi) nonché sette volte campione del mondo (record che detiene insieme a Michael Schumacher), ma aveva ingaggiato un personaggio la cui fama si spingeva ben oltre i confini dell’automobilismo. (Goal Italia)