Israele, chi sono i soldati del battaglione Netzah Yehuda e perché gli Usa li vogliono sanzionare

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Gli Usa sarebbero pronti a sanzioni contro il battaglione dell’Idf Netzah Yehuda. L’accusa: presunte violazioni dei diritti umani in Cisgiordania dei soldati d’Israele. “Il massimo dell’assurdità. Il governo da me guidato agirà con tutti i mezzi contro queste mosse”, ha tuonato il premier Benjamin Netanyahu. Il portavoce dell’Ifd, contrammiraglio Daniel Hagari, ha rimarcato di non essere al corrente di nessuna decisione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Gli Stati Uniti vogliono imporre sanzioni contro il battaglione Netzah Yehuda, delle Forze di difesa di Israele (Idf). Le sanzioni dovrebbero essere annunciate nei prossimi giorni dal segretario di stato Antony Blinken e saranno le prime mai imposte dagli Stati Uniti contro un’unità militare israeliana. (WIRED Italia)

Una mossa “immorale”, l’ha definita il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ancor prima che da Washington arrivasse una qualche conferma (o smentita). (L'HuffPost)

Per la prima volta, unità delle Forze di Difesa Israeliane potrebbero essere oggetto di sanzioni statunitensi per presunte violazioni dei diritti umani ai danni dei palestinesi della Cisgiordania. (Secolo d'Italia)

Perché i militari che ne fanno parte lì vivono e si sentono a casa, padroni di casa in mezzo a 3 milioni di palestinesi. DAL NOSTRO CORRISPONDENTEGERUSALEMME — Quando alla fine del 2022 lo stato maggiore decide di spostare i soldati della Netzah Yehuda sulle alture del Golan, è la prima volta che il battaglione lascia la Cisgiordania in vent’anni. (Corriere della Sera)

Il premier Benyamin Netanyahu, e anche il ministro Benny Gantz , sono andati all’attacco: il «massimo dell’assurdità», reagisce il primo ministro evocando un’opposizione «con i tutti i mezzi" a disposizione del governo. (Gazzetta del Sud)

Israele, nuove tensioni con gli Usa, dopo che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato l’esame di possibili violazioni dei diritti umani a Gaza. La replica di Gerusalemme: «Nessuno ci darà lezioni di etica». (OGGI)