Genova, la protesta dei docenti universitari: “Boicottaggio accademico contro Israele importante per fermare la fornitura militare”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Nonostante il bando di quest’anno per la cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) sia ormai scaduto, proseguono e si allargano le proteste di studenti e docenti universitari che chiedono ai propri atenei di avviare diverse forme di boicottaggio accademico. Ieri a Genova si è riunito un nutrito gruppo di docenti per chiedere l’analisi e la chiusura di tutti gli accordi di collaborazione in essere che abbiano ripercussioni militari, non solo con Israele: “La retorica dell’Università come spazi neutri di cooperazione non ha nessun fondamento – dice Luca Guzzetti, docente del Disfor che ha moderato l’assemblea genovese – l’idea sarebbe quella di non fornire armi a paesi in guerra come prevede la legge. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Roberto Tottoli, rettore dell’università degli studi di Napoli L’Orientale, con una ferma convinzione, afferma che “le richieste di boicottaggi vanno respinte sempre perché con le continue crisi internazionali possono estendersi a chiunque: oggi è Israele, domani potrebbe essere l’Iran”. (Nicola Porro)

Si è svolta ieri la Cerimonia conclusiva dell’iniziativa “Sogni che meritano di volare”, nata per celebrare gli 800 anni della più antica Università pubblica del mondo, con lo scopo di offrire un sostegno tangibile a studenti meritevoli provenienti da Paesi in guerra, travolti da carestie o sottoposti a gravi limitazioni dei diritti economici, civili e politici. (Impresa Italiana)

Si tratta dell'ultimo atto della protesta dei collettivi studenteschi, che si unisce al presidio indetto sempre da diversi universitari lo scorso 9 aprile 2024 contro gli accordi di cooperazione dell'ateneo padovano con quelli israeliani. (Prima Padova)

Negli ultimi mesi, sono scoppiate molte proteste nelle università italiane per imporre il boicottaggio contro Israele: in particolare, a finire nel mirino è stato il bando del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) per la cooperazione scientifica tra l’Italia e Israele, per il quale il tempo per l’adesione è scaduto il 10 aprile. (Mosaico-cem.it)

ROMA (l'Adige)

Chiedono alla Rettrice un incontro pubblico «dopo che all'ultimo senato accademico la polizia ha impedito ai manifestanti la partecipazione alla discussione della mozione presentata». «Stop agli accordi con Israele»: studentesse e studenti dell’Università di Padova «vogliono ottenere il boicottaggio delle università israeliane e delle aziende legate ad Israele». (Il Mattino di Padova)