Morte e vita a Rafah. La nascita di Sabreen, speranza nell’orrore della guerra

Vatican News - Italiano ESTERI

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano Dalle stesse macerie che hanno sepolto la sua famiglia, Sabreen Jouda ha ricevuto la vita, nata da una madre colpita a morte dalle bombe israeliane che, come ultimo atto di un’esistenza spezzata dalla furia della guerra, ha protetto la figlia che in grembo portava da trenta settimane. Lei è venuta al mondo, orfana prematura, a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, pochi secondi dopo l’ultimo respiro della mamma, Sabreen al-Sakani, uccisa assieme al marito Shoukri e alla piccola Malak, di tre anni, dal bombardamento, sabato notte, della casa in cui avevano trovato rifugio. (Vatican News - Italiano)

Su altre fonti

Nella Striscia devastata dalla guerra, dove le medicine scarseggiano, i medici erano riusciti a farla nascere con taglio cesareo mentre la madre ferita giaceva morente. Anche il padre era morto sotto i bombardamenti. (il Dolomiti)

La bimba è sopravvissuta solo cinque giorni dopo essere stata ricoverata in terapia intensiva neonatatale: era venuta alla luce con parto cesareo d'urgenza a 30 settimane di gravidanza. (News – Roba da Donne)

La sua vita è durata appena cinque giorni passati in una incubatrice nel reparto di terapia neonatale di un ospedale. Era nata prematura, di trenta settimane, dopo l'attacco aereo della notte di sabato 20 aprile. (Vanity Fair Italia)

La tragedia è avvenuta nella regione di Tver, a Ostashkov. Russia – Un tremendo fatto di cronaca ha scosso il Paese. (Frosinone News)

Non ce l’ha fatta la piccola Sabreen al-Sakani, la neonata che gli operatori sanitari avevano provato a salvare con un parto cesareo d’urgenza sul corpo della madre Sabreen Jouda, rimasta uccisa in un raid israeliano su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza (LAPRESSE)

Roma – Nata dopo che la mamma è stata colpita da un raid israeliano, la piccola muore dopo 5 giorni. : (Tuscia Web)