La pace si fa in due. Le tante (e sterili) iniziative per terminare la guerra in Ucraina

L'HuffPost ESTERI

Un nuovo documento di pace redatto dalla Turchia è stato inviato ai governi di Ucraina e Russia ma, come i precedenti, avrà vita breve. A Kiev basterà una prima lettura per rendersi conto che è la proposta è irricevibile, troppo sbilanciata a favore della controparte. La bozza, letta da Novaja Gazeta Europe, è come se non tenesse conto delle richieste ucraine: congelerebbe il conflitto lungo la linea del fronte raggiunta nel momento in cui verranno abbassate le armi; obbligherebbe l’Ucraina a uno status di neutralità fino al 2040, dopodiché un referendum popolare deciderebbe la linea di politica estera da tenere; costringerebbe la Russia ad accettare la possibilità che il suo vicino di casa diventi membro dell’Unione europea a pieno titolo, in quanto entrambe le parti dovrebbero rispettare il principio di non interferenza negli affari altrui; prevederebbe un altro voto referendario nei territori conquistati dai russi; infine, richiederebbe lo scambio di tutti i prigionieri. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Conseguenze dell’attacco alla centrale idroelettrica di Dnipro, 22 marzo 2024. SCENARIO/ Bertolini: occorre scongiurare la saldatura delle due guerre, Ucraina e Gaza (Congedati Folgore)

ROMA – L’Ucraina è il granaio d’Europa e quindi non si possono escludere altri rischi di approvvigionamento alimentare se la guerra continua? “Questa affermazione non è vera, forse lo era nel passato. VIDEO | Il granaio della Ue? “Adesso è la Francia, l’Ucraina non preoccupa” (Dire)

“Possibili vie di pace per la guerra in Ucraina” è il titolo dell’incontro promosso dal MEIC – Diocesi di Andria in programma oggi, mercoledì 17 aprile 2024, alle ore 19.30, presso il Museo Diocesano San Riccardo Andria. (AndriaLive)

Alessandro Orsini, dialogando con Alessandro Di Battista, autore del libro Scomode verità (edito da PaperFirst), immagina i possibili esiti della guerra in Ucraina: “La Nato, l’Occidente, ipotizza una linea rossa. (Il Fatto Quotidiano)

Un pugno di aziende guidate da Microsoft ha conquistato questa Nazione in senso digitale con il pretesto della difesa della sovranità dell’Ucraina, assicurandosi così la prospettiva di poter gestire in remoto la Nazione mediante varie applicazioni delle IA e della robotica. (Scenari Economici)

Almeno per un aspetto, il tragico caso dell’Ucraina, schiava dal 2014 di una junta nazigolpista è a dir poco curioso. I vice-padrini di quella junta, che siedono a Bruxelles, hanno deciso che il rinvio (o l’annullamento) delle elezioni presidenziali che avrebbero dovuto tenersi lo scorso 31 marzo e la conseguente proroga dei poteri di Vladimir Zelenskij rappresentino un “affare interno” di Kiev (Contropiano)