Auto nuova, ecco come il Fisco sa se possiamo permettercela

TecnoAndroid ECONOMIA

Laddove vi sia uno scostamento di oltre il 20% rispetto ai dati attesi, l’ente può effettuare controlli più approfonditi per scovare eventuali irregolarità.

Questa prima fase, in cui al cittadino viene sottoposto il questionario, può svolgersi anche presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate ed essere seguito da un colloquio.

Nell’ultima fase, l’Agenzia delle Entrate valuta la situazione economica del richiedente tramite algoritmi che vanno a controllare l’effettiva corrispondenza tra quanto dichiarato al Fisco nella dichiarazione dei redditi e l’acquisto che si intende effettuare. (TecnoAndroid)

Ne parlano anche altri giornali

“La gradita rapidità dei progressi dimostra chiaramente l’impegno dell’UE per una maggiore trasparenza e cooperazione fiscale. Quando la revisione entrerà in vigore, anche coloro che guadagnano vendendo beni o servizi su piattaforme digitali pagheranno la loro giusta quota di tasse. (Business Insider Italia)

Vietato qualunque riferimento lavorativo sui social, tantomeno aprire blog che parlino di fisco o che in account privati si utilizzi come foto profilo il logo dell'Agenzia. Lo prevede la bozza del Codice di comportamento dell'Agenzia, fino al 30 dicembre 2020 in consultazione pubblica per l'invio di proposte migliorative. (Italia Oggi)

La proposta non ha trovato d'accordo neanche il Partito democratico, che in alternativa mette sul piatto una sorta di "patente fiscale". Dunque una sorta di algoritmo fiscale potrebbe controllare tutto ciò che verrà pubblicato nel mondo virtuale. (ilGiornale.it)

Infatti come riporta il quotidiano Italia Oggi, Google e Amazon (due dei siti top in materia di Intenet) potranno passare i dati degli utenti al Fisco. Lo prevede una Direttiva sulla cooperazione amministrativa che recentemente la Ue ha deciso di modificare. (Ultim'ora News)

Saranno quindi modificate le disposizioni relative ai controlli simultanei: sarà consentita la presenza di funzionari di uno stato membro durante un'indagine in un altro stato membro. Le piattaforme situate all'esterno dell'Ue dovranno registrarsi in uno stato membro e dovranno inviare le informazioni a quest'ultimo (che le condividerà con gli altri stati membri). (Italia Oggi)

Controlli fiscali sui giganti del web: anche Amazon diventa amico del Fisco. Non solo gli acquisti online, ma anche i social network sono alleati del Fisco: Google, Amazon, Airbnb, Facebook, Instagram ecc sono dovranno informare l’Agenzia delle Entrate (nel caso italiano) sull’identità di chi si arricchisce attraverso le proprie piattaforme. (Money.it)