Biossido di Titanio (E171) nonostante il divieto lo troveremo ancora in molti prodotti, ecco quali

InformazioneOggi.it ECONOMIA

In un nostro recente articolo avevamo “celebrato la vittoria” di una decisione presa poco tempo fa dall’Efsa, che ha dichiarato come “non sicuro” l’additivo alimentare E171.

Il Biossido di Titanio (E171) è recentemente stato dichiarato “elemento nocivo” e quindi non verrà più usato negli alimenti.

Biossido di Titanio (E171) nonostante il divieto lo troveremo ancora in molti prodotti, ecco quali. Abbiamo la sicurezza che d’ora in avanti non troveremo più il Biossido di Titanio negli alimenti

C’è un comunicato divulgato insieme alla decisione di bandire totalmente dal comparto alimentare il Biossido di Titanio. (InformazioneOggi.it)

La notizia riportata su altri media

Alimenti: continuano i rincari. Negli ultimi dodici mesi si stimano aumenti a due cifre per prodotti come olio di semi (+40,9%), pasta di semola (+30%), riso (+19,4%), olio di oliva (+33,1%), burro (+25%) e farina di grano tenero (+25,4%) (Corriere della Sera)

Per alcuni degli alimenti monitorati da Unioncamere si rileva comunque un calo dei prezzi, come la carne fresca di pollo (-2,7%), complice il rientro dei prezzi che si sta registrando nelle fasi a monte della filiera dopo le tensioni di inizio anno, e di suino (-1,9%). (QuiFinanza)

E' quanto risulta dai dati di un'indagine condotta da Unioncamere con la collaborazione di BMTI e REF Ricerche presso le Centrali di Acquisto della GDO per 46 prodotti alimentari monitorati. (La Sicilia)

L’estate in tavola sarà più “rovente”” per l’acquisto di latticini ma anche di scatolame e conserve. E’ quanto prevede un’indagine condotta da Unioncamere con la collaborazione di BMTI e REF Ricerche presso le Centrali di Acquisto della GDO per 46 prodotti alimentari monitorati. (Finanza.com)

Prodotti alimentari: +15%. L’incremento del 15% riguarda in questo caso i prodotti di uso quotidiano, quelli che non si possono non acquistare. 5 ' di lettura. Prodotti alimentari: gli aumenti non si fermano, anzi i costi dei beni di prima necessità continuano a salire. (The Wam)

E i bisogni reali del Paese avrebbero corso il grosso pericolo di venire strumentalizzati per quello o per questo obiettivo. Tanto che lo stesso Istat, nella nota mensile sull'economia italiana che ricorda la «decisa accelerazione» del Pil del secondo trimestre, ma mette in guardia dalla «possibile flessione dell'attività manifatturiera» nei prossimi mesi. (ilGiornale.it)