Mps-Unicredit, il caso diventa politico: Pd chiede a Franco di riferire in Parlamento

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Quanto alle polemiche su Padoan, già deputato di Siena e ora presidente Unicredit, commenta: “La sua candidatura è figlia di un’altra storia del Pd, quella terminata nel 2018.

Il segretario dem Enrico Letta corre lì e ha detto che in caso di sconfitta si dimetterà.

Il nodo della candidatura di Letta a Siena – Il segretario Pd si candida alle suppletive della città toscana in quel seggio che fu di Pier Carlo Padoan, ora presidente di Unicredit

E la vicenda del Monte dei Paschi si incrocia anche con le elezioni suppletive di ottobre a Siena. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Orcel vuole mano libera sulla rete commerciale della banca, senza accollarsi alcunché. (…) Il gruppo di piazza Gae Aulenti si prenderà, con ogni probabilità e senza colpo ferire, il buono che ancora c’è di Mps, lasciando le ceneri del decennio tragico della banca senese al Tesoro italiano. (Finanza.com)

La presidente della commissione d’inchiesta sul sistema bancario, Carla Ruocco dei 5Stelle, si riunirà oggi per decidere la convocazione del ministro Franco sul dossier Mps. "Il governo non è disponibile a riferire oggi in Aula, ma cercheremo di rispondere alla prossima riunione della Conferenza dei capigruppo". (LA NAZIONE)

La Lega grida al salvataggio di un sistema di potere politico e finanziario targato Pd; i 5 Stelle preferirebbero una banca pubblica in pessima salute all’intervento di un grande gruppo finanziario privato; il Pd, invece, teme la volontà di Unicredit di prendere solo la rete commerciale di Mps lasciando al suo destino la sede centrale di Siena e i suoi dipendenti: ne rischierebbe anche l’elezione di Enrico Letta Dopo che giovedì Unicredit ha annunciato l’avvio delle trattative con il Tesoro — principale socio della banca senese — questa interpretazione trova molti sostenitori. (La Repubblica)

Sul fronte sindacale invece parte la trattativa con Alitalia, per la Cig. Si parte lunedì con Ferrari e Generali (che però comunica i risultati il giorno dopo) mentre martedì sarà la volta di Poste e Stellantis. (la Repubblica)

Per molto tempo sembrava che Unicredit potesse e dovesse avviarsi verso un matrimonio europeo (Société Générale e Commerzbank). Il futuro è tutto da scrivere ma a ben guardare si tratta di un matrimonio senza gioia tra due banche che – per ragioni diverse – non hanno un futuro. (L'HuffPost)

Difatti, una somma che il mercato stima tra 3 e 4 miliardi sarà oggetto di una prossima ricapitalizzazione curata dai soci Mps (Tesoro in testa, e ha il 64%). Se degli 80 miliardi oggetto di perizia Unicredit ne comprasse 70, il differenziale da ripianare sarebbe 3,8 miliardi. (la Repubblica)