Violenze alla Sapienza, Tiani: “La Polizia non respinge la libertà: la tutela”

In Terris INTERNO

Da manifestazione di dissenso a guerriglia urbana. Con mirino focalizzato sulle Forze dell’Ordine, percepite come ostacolo, piuttosto che come corpo volto alla garanzia del proprio diritto. Un errore di fondo che, fin troppo spesso, ha portato a conseguenze fin troppo dure per la Polizia, i Carabinieri e qualsiasi altro corpo preposto alla tutela della sicurezza dei cittadini. Un loop ripetutosi anche durante i recenti scontri avvenuti all’Università “La Sapienza” di Roma, dove si è passati velocemente da un corteo pro-Palestina a un’intemperanza urbana che ha dato sfogo a violenze e caos. (In Terris)

La notizia riportata su altre testate

Un vero peccato, anche perché il Requiem «Stringeranno nei pugni una cometa», in prima esecuzione romana, era un evento molto atteso, sia per il grande interesse che suscita da tempo il lavoro di Silvia Colasanti, una delle compositrici italiane più originali e interessanti della sua generazione, sia per la partecipazione della poetessa Mariangela Gualtieri, autrice dei testi nonché voce recitante. (il manifesto)

"Andremo avanti a oltranza fino a che la rettrice Antonella Polimeni non ci darà una risposta e aprirà con noi il dialogo", spiegano. Sono ancora incatenati davanti al rettorato dell'Università La Sapienza, e in sciopero della fame, Francesca e Leonardo, entrambi dell'organizzazione Cambiare Rotta e studenti dell'ateneo romano. (Il Messaggero Veneto)

Quelle pro Palestina, invece, non sono contro la Costituzione. Non è proprio il caso di accendere delle micce“. (Il Fatto Quotidiano)

La trama è sempre la stessa. A volte si tratta di notizie fortemente esagerate, a volte di fake news, come nel caso delle ormai note manganellate agli studenti minorenni di Pisa dovute, secondo la versione diffusa dagli agenti, alla necessità di impedire ai ragazzi di avvicinarsi alla Sinagoga. (il manifesto)

Eppure, gran parte dell'intellighenzia progressista continua a puntare il dito contro i poliziotti "manganellatori", il tutto nel silenzio tombale di Elly Schlein che non ha speso una parola in solidarietà degli agenti o per condannare i violenti. (Liberoquotidiano.it)

"Proprio ieri ho avuto un incontro con le studentesse e gli studenti in Commissione della Regione Lazio e ho sottolineato come lo scenario attuale necessitasse di una presa di posizione e di una chiarezza che potesse dare ai fatti la giusta gravità. (Fanpage.it)