Unrwa, '80.000 persone fuggite da Rafah dal 6 maggio'

Unrwa, '80.000 persone fuggite da Rafah dal 6 maggio'
Il Messaggero Veneto ESTERI

"Le persone stanno affrontando l'ennesimo sfollamento forzato nella Striscia di Gaza. Da quando l'operazione militare delle forze israeliane si è intensificata il 6 maggio circa 80.000 persone sono fuggite da Rafah, cercando rifugio altrove. Il prezzo per queste famiglie è insopportabile, nessun posto è sicuro". Lo riferisce su X l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa. "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco ora", ha aggiunto l'Unrwa. (Il Messaggero Veneto)

Su altri giornali

Lo scrive il servizio stampa delle autorità dell'enclave, controllato da Hamas, sul proprio canale Telegram, ripreso dalla Tass. Secondo il servizio stampa, almeno 30 bambini sono morti di malnutrizione. (Necrologi Defunti – Annunci Necrologici - Necrologie La Tribuna Di Treviso)

Oggi vive a Rafah dopo 11 traslochi , o evacuazioni. Ci ha raccontato come vive le ultime ore, se possibile, ancora più angoscianti delle precedenti. (Repubblica TV)

Proseguono gli attacchi di Israele su Rafah con l'esercito dello Stato ebraico che controlla il valico alla frontiera con l'Egitto. Gli scontri tra Tel Aviv e Hamas hanno costretto all'evacuazione anche dell'ospedale Abu Youssef al-Najjar uno delle principali strutture a Rafah che ha accolto i feriti nelle ultime settimane. (Il Sole 24 ORE)

Gaza, ci sono prove scientifiche del genocidio. Ma l’Occidente si ostina a negarlo

GAZA (Alto Adige)

Secondo il servizio stampa, almeno 30 bambini sono morti di malnutrizione. Almeno 15.002 bambini sono morti nella Striscia di Gaza da quando è stata lanciata l'offensiva israeliana in seguito alla strage compiuta da Hamas il 7 ottobre. (Necrologie La Nuova Venezia)

In questa ricerca apparsa su Lancet che ha analizzato i dati di mortalità del ministro della Sanità a Gaza, tre ricercatori della John Hopkins School of Public Health chiariscono in modo empirico che i dati di mortalità a Gaza non sono gonfiati e non hanno grandi margini di errore. (Il Fatto Quotidiano)