Istat: il calo della fiducia dei consumatori era ampiamente prevedibile.

Federconsumatori ECONOMIA

Cala, a marzo, la fiducia dei consumatori. L’Istat rileva una battuta d’arresto dell’indice, che si riporta al livello dello scorso gennaio. Un dato ampiamente prevedibile a nostro avviso: le famiglie continuano a far fronte a prezzi dei beni di consumo estremamente elevati, sono costrette a rinunce e tagli, anche nel settore alimentare e della salute, stanno pagando bollette esorbitanti, per l’effetto congiunto dell’abolizione del mercato tutelato nel settore del gas (e a breve anche in quello dell’energia elettrica) e dello smantellamento del tutto prematuro dei sostegni disposti per affrontare la crisi energetica. (Federconsumatori)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 28 mar - Nel mese di marzo, l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce da 97 a 96,5 mentre l'indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 95,9 a 97. (Il Sole 24 ORE)

Il calo dell’indice è influenzato principalmente dal peggioramento sia delle valutazioni sul quadro economico familiare (compresi i giudizi sul bilancio familiare) sia di quelle sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli nella fase attuale. (Requadro)

Cala, a marzo, la fiducia dei consumatori. Un dato ampiamente prevedibile, afferma Federconsumatori Rimini in una nota: le famiglie continuano a far fronte a prezzi dei beni di consumo estremamente elevati, sono costrette a rinunce e tagli, anche nel settore alimentare e della salute, stanno pagando bollette esorbitanti, per l’effetto congiunto dell’abolizione del mercato tutelato nel settore del gas (e a breve anche in quello dell’energia elettrica) e dello smantellamento del tutto prematuro dei sostegni disposti per affrontare la crisi energetica. (AltaRimini)

Nei giorni scorsi, i militari delle Stazioni Carabinieri di Cassino e Piedimonte San Germano hanno eseguito due distinte ordinanze emesse dagli Uffici Esecuzione Penale presso la Corte d’Appello e presso il Tribunale di Napoli a seguito di sentenze definitive nei confronti di una donna e di un uomo, responsabili rispettivamente di truffa, usura e violazione degli obblighi di assistenza familiare. (Frosinone News)

A pesare sui negozi, una ripresa dei consumi più debole del previsto e l’onda lunga dell’inflazione, che continua a condizionare le scelte delle famiglie. Secondo le rilevazioni Istat, a marzo l’indice di fiducia delle attività del commercio tradizionale cala di quasi un punto (da 109,7 a 108,8), in netta controtendenza rispetto alla grande distribuzione, il cui indice balza in avanti di oltre 5 punti. (Confesercenti)

“La fiducia dei consumatori registra una innegabile battuta d’arresto riportandosi ai valori dello scorso gennaio – spiega il presidente Carlo Rienzi –. : (Tuscia Web)