La sorella di don Diana, 'Schiavone? anche boss hanno coscienza'

Gazzetta di Parma INTERNO

"Il pentimento di Francesco Schiavone è sicuramente un po' tardivo ma è comunque importante, perché vuol dire che anche queste persone hanno una coscienza". Così, all'Ansa, Marisa Diana, sorella di don Peppe, il sacerdote ucciso dal clan dei Casalesi il 19 marzo del 1994, di cui quest'anno è ricorso il trentennale con numerosi eventi e manifestazioni organizzate fino alla scorsa settimana, commenta la decisione del capoclan dei Casalesi, noto come Sandokan, di collaborare con la giustizia. (Gazzetta di Parma)

Su altri giornali

Anni fa lo avevo invitato a pentirsi dicendogli che il suo potere ormai era in crisi". "La notizia del pentimento di Schiavone per me è stata travolgente. (Il Messaggero Veneto)

A 70 anni, 26 anni dopo la sua cattura in un bunker a Casal di Principe dove era con la moglie Giuseppina Nappa e le figlie, il capo dei Casalesi, Francesco Schiavone, noto con il soprannome di Sandokan, ha iniziato a collaborare con la giustizia. (il Fatto Nisseno)

Il pentimento (TERRANOSTRA | NEWS)

A far discutere oggi è un post sulla scuola. Francesco Schiavone, noto come "Sandokan", collaborerà con la giustizia. (Repubblica TV)

Il boss di Casapesenna Michele Zagaria, invece, Sandro Ruotolo. Per questo motivo tutti sotto scorta. «Questo di Schiavone è un pentimento importante: io penso che potrebbe essere il nostro Tommaso Buscetta», spiega Ruotolo, giornalista di rango e ora anche componente della segreteria nazionale del Pd. (Corriere)

Cafiero de Raho, parlamentare del Movimento 5 stelle, vicepresidente della Commissione Giustizia ed ex Procuratore Nazionale Antimafia, da pubblico ministero, rappresentò l'accusa anche nel processo Spartacus contro il clan dei Casalesi, che costò l'ergastolo proprio per Schiavone, accusato di sei omicidi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)