“Nessun imbarazzo”, ex pm Ingroia assume difesa architetto prestanome Messina Denaro

Grandangolo Agrigento INTERNO

Imbarazzo? No. Se gli elementi di prova mi dovessero convincere che ci sono responsabilità da parte dell’architetto Massimo Gentile qualche problema me lo farei. Ma dalle prime notizie che mi hanno fornito i familiari con cui ho parlato, lui è in grado di spiegare la sua posizione”. Così l’avvocato Antonio Ingroia risponde all’ANSA alla domanda se non prova qualche imbarazzo, come ex magistrato che in passato è stato in prima linea nella lotta alla mafia a Palermo, a difendere Massimo Gentile, l’architetto arrestato con l’accusa di associazione mafiosa per aver prestato l’identità al boss Matteo Messina Denaro (Grandangolo Agrigento)

Se ne è parlato anche su altri giornali

All’ospedale di Garbagnate mancano medici e infermieri Cambia un senso unico a Garbagnate, code e disagi a Cesate e Caronno Pertusella (Il Notiziario)

Limbiate (Monza) – Sarà interrogato oggi l’architetto Massimo Gentile, 51 anni, arrestato per associazione mafiosa assieme ad altri due “fiancheggiatori” di Matteo Messina Denaro, Cosimo Leone, tecnico all’ospedale di Mazara del Vallo, e il bracciante Leonardo Salvatore Gulotta. (IL GIORNO)

La ricostruzione della “storia” dell’auto è uno degli aspetti che gli investigatori hanno messo a fuoco in questa ulteriore attività di indagine che ha portato all’arresto di Cosimo “Sino” Leone, Massimo Gentile e Leo Gulotta. (CastelvetranoSelinunte.it)

– Si è avvalso della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia Massimo Gentile, l'architetto arrestato due giorni fa perché ritenuto fiancheggiatore del boss mafioso Matteo Messina Denaro (IL GIORNO)

«Il quadro di connivenze in favore del latitante, fuori e dentro le strutture sanitarie – scrive il pool coordinato dal procuratore Maurizio de Lucia – sta assumendo dimensioni allarmanti e imporrà a quest’ufficio ulteriori … (La Repubblica)

Così l'avvocato Antonio Ingroia risponde all'ANSA alla domanda se non prova qualche imbarazzo, come ex magistrato che in passato è stato in prima linea nella lotta alla mafia a Palermo, a difendere Massimo Gentile, l'architetto arrestato con l'accusa di associazione mafiosa per aver prestato l'identità al boss Matteo Messina Denaro (Il Messaggero Veneto)