Borsa Milano in calo su incertezze variante Omicron, giù Stellantis, Eni, sale Diasorin

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RECORDATI avanza dello 0,9%. Sul fronte dei ribassi sono particolarmente colpiti le auto e i petroliferi.

DIASORIN, che beneficia del maggior uso dei tamponi in una fase di recrudescenza del virus, sale del 3,3%.

Tra i primi STELLANTIS perde il 3% ai minimi da oltre quattro mesi.

Tra le banche più piccole Pop Sondrio arretra del 4% dopo i forti rialzi della vigilia

Intorno alle 12,40 il FTSE Mib segna un calo dell'1,4%. (Yahoo Finanza)

Su altri media

Mercati Borse ancora nel segno di Omicron. Dopo il rimbalzo di ieri, oggi l'indice Ftse Mib di Piazza Affari ha visto una discesa fino a quasi il 2%, per poi recuperare: ora segna -0,30%, in linea con Parigi, Londra e Francoforte. (Rai News)

nche il mondo finanziario segue con molta attenzione gli sviluppi della variante Omicron del Sars-CoV-2. Lo scenario positivo - C'è infine una visione più ottimistica legata alla variante Omicron: leggermente più trasmissibile della Delta, ma con effetti decisamente meno severi sulla salute. (Ticinonline)

Oltre questo, però, a tutti i fattori che spaventeranno i mercati azionari nei prossimi mesi, si devono aggiungere le ultime dichiarazioni dei vertici di Moderna, una tra le aziende produttrici di vaccino, i quali hanno confermato che la creazione di un vaccino pienamente efficace nei confronti della nuova variante, potrebbe richiedere mesi. (Proiezioni di Borsa)

I dubbi sull’efficacia degli attuali vaccini espressi dall’amministratore delegato di Moderna Stephane Bancel hanno spinto le vendite soprattutto in apertura.Milano, dopo essersi avvicinata al -2%, ora ha parzialmente recuperato e segna -0,78%. (Rai News)

(Teleborsa) - I mercati hanno registrato un vero e proprio crollo nella giornata di venerdì 26 novembre 2021, quando sono emerse le prime preoccupazioni sulla nuova variante Omicron del coronavirus. (Il Messaggero)

Vendite a piene mani su Banca Popolare di Sondrio, che soffre un decremento del 3,26%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 68,26 dollari per barile, con un ribasso del 2,42%. (Il Messaggero)