Il poliziotto che arrestò Francesco Schiavone «Sandokan»: «Si arrese perché con lui c'erano i bambini. Disse: "Non sparate, sto con le creature"»

Corriere INTERNO

«Era l'11 luglio 1998 e dopo otto mesi di indagini scattò l'operazione "Yanez". Furono preziose le intercettazioni, anche se all'epoca la qualità non era altissima». Sergio Sellitto oggi ha 63 anni ed è un dirigente dell'Interporto Campano. All'epoca era vicequestore della polizia di Stato in servizio alla Dia, la Direzione investigativa antimafia. Dottor Sellitto, come avvenne la cattura di Francesco Schiavone?«Cercavamo Schiavone dall'inverno precedente e alcune telefonate intercettate, che probabilmente avevamo interpretato male, ci avevano fatto pensare che avesse trovato rifugio in Alta Italia (Corriere)

Su altri media

Il pentimento (TERRANOSTRA | NEWS)

A far discutere oggi è un post sulla scuola. Il super pentito era a capo di una delle cosche più temibili nella galassia della criminalità organizzata, quella dei casalesi: quali segreti può svelare? Poi, la politica: dalle candidature europee del Pd, che fanno ribollire i malumori interni, ai nuovi sondaggi, con la Lega in crisi. (Repubblica TV)

Il pentimento del boss, anticipato da un quotidiano locale, Cronache di Caserta, e’ confermato all’AGI da fonti degli inquirenti. Uomini delle forze dell’ordine avrebbero gia’ proposto a parenti del capoclan di entrare nel programma di protezione. (il Fatto Nisseno)

Il boss di Casapesenna Michele Zagaria, invece, Sandro Ruotolo. Per questo motivo tutti sotto scorta. «Questo di Schiavone è un pentimento importante: io penso che potrebbe essere il nostro Tommaso Buscetta», spiega Ruotolo, giornalista di rango e ora anche componente della segreteria nazionale del Pd. (Corriere)

"La notizia del pentimento di Schiavone per me è stata travolgente. Anni fa lo avevo invitato a pentirsi dicendogli che il suo potere ormai era in crisi". (Il Messaggero Veneto)

E secondo Federico Cafiero de Raho l'avvio della collaborazione con la giustizia del boss Francesco Schiavone è "certamente un evento di grandissima importanza, perché Schiavone è stato il capo del clan dei casalesi, un irriducibile". (QUOTIDIANO NAZIONALE)