Tasse in Italia, le imposte più assurde del 2020

Inews24 ECONOMIA

Tassa sull’ombra – La si richiede ai proprietari dei locali nel caso in cui la sporgenza della tenda occupi il suolo pubblico.

Ecco alcune delle tasse più assurde in Italia nel 2020 tra quelle vecchie e quelle nuove. L’Italia è famosa per essere quel paese in cui le tasse la fanno da padrone.

Basti pensare alla tassa del tubo, quella sui funghi, quella sui gradini, quella sulle tasse e quella sull’ombra. (Inews24)

La notizia riportata su altre testate

Protagonista è un contribuente italiano residente in Svizzera che nel 2018 ha venduto un’abitazione acquistata con l’agevolazione prima casa. Agevolazione prima casa: in seguito alla vendita entro un anno, è possibile precedere all’acquisto di una seconda abitazione, in sostituzione, anche all’estero per conservare i benefici. (Informazione Fiscale)

Come funziona il rimborso delle tasse scolastiche pagate ma non dovute? L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il meccanismo di rimborso delle tasse scolastiche non dovute avviene in modo automatico, così come disciplinato dal provvedimento del 7 febbraio 2014. (Money.it)

(…) Le predette disposizioni non si applicano nel caso in cui il contribuente, entro un anno dall’alienazione dell’immobile acquistato con i benefici di cui al presente articolo, proceda all’acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale“. (Euroconference NEWS)

Come segnalato da Italia Oggi, sono in aumento da parte dell’Agenzia delle Entrate le richieste di imposte e tasse di importi minimi relativamente ad atti stipulati da notai. Nel caso in cui in un preliminare immobiliare il venditore consegni anticipatamente l’abitazione, “l’Agenzia ritiene di dover esigere una maggiore imposta”. (idealista.it/news)

Questa, in sintesi, l'indicazione della risposta alla consulenza giuridica n. 3 del 20 febbraio in conseguenza di una istanza del ministero dell'Istruzione. (Il Sole 24 ORE)

26 ottobre 1972, n. 633, ed evidenziando che, dal combinato disposto di tale disposizione e degli artt. n. 633 del 1972, emergeva che, con riferimento all’utilizzo del plafond IVA, si applica il criterio del “registrato” e non quello di competenza, risultante dall’art. (Commercialista Telematico)