Evergrande, perché la bolla immobiliare cinese ora spaventa i mercati mondiali

Domani ECONOMIA

Giovedì scadono obbligazioni per 83,5 miliardi di dollari e nessuno sa bene se Evergrande sarà in grado di farvi fronte.

Se la risposta è no, stiamo osservando la fine del modello di crescita cinese che abbiamo conosciuto in questi anni?

A view of the logo of the Evergrande Group at Evergrande Center in Shanghai, China Wednesday, Jul.

Per quanto gigantesca, Evergrande non sembra avere le caratteristiche per mettere in crisi da sola il sistema finanziario globale. (Domani)

Se ne è parlato anche su altri media

Dal fronte titoli di Stato, il clima di avversione al rischio ha fatto salire lo spread Btp-Bund del 3% a 103 punti base Il comparto automotive è sotto pressione dopo la notizia dell'indagine su circa 30 milioni di auto di vari marchi equipaggiate con airbag del produttore giapponese Takata. (LA NAZIONE)

A scatenare le vendite sono stati il panico per il futuro del colosso cinese Evergrande, l’ansia per l’imminente riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve di Jerome Powell e la previsione che si auto-avvera ovvero la paura del mese di settembre, storicamente il peggior mese per l’azionario Usa (LaPresse)

Tutti questi timori si riflettono anche sul trend dell'indice della paura, ovvero del Cboe Volatility index (VIX), salito oggi al di sopra di quota 26, al record dal maggio scorso. Un articolo della Cnbc segnala che la paura della variante Delta è sempre dietro l'angolo. (Finanzaonline.com)

Ping An ha denunciato di avere un'esposizione rispetto al settore immobiliare per 8,3 miliardi di euro.Il settore immobiliare è stato per molti anni uno dei motori della crescita cinese. (Tiscali.it)

Evergrande, solo punta dell’iceberg. I problemi di liquidità di Evergrande mettono il mercato di fronte alla prospettiva di un default di ampie proporzioni. Molti non potranno essere completati perché Evergrande soffre di una mancanza di finanziamenti. (Wall Street Italia)

Ma stavolta sembra proprio che il rinnovato zelo normativo del governo sia deciso a scoraggiare definitivamente il gioco d’azzardo a Macao. Nei giorni scorsi, alcune delle più grandi società di gioco sul mercato di Hong Kong hanno perso circa 18 miliardi di dollari. (L'HuffPost)