Quarta giornata del contributo di accesso a Venezia: in calo i visitatori giornalieri

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Quarta giornata del contributo di accesso a Venezia, normativa sperimentale che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, e ha l'obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città. Per la giornata di oggi si sono registrati 16.038 paganti, in riduzione rispetto al picco di venerdì scorso di 23.600. (Live Comune di Venezia)

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Quinta giornata del contributo di accesso a Venezia, normativa sperimentale che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, e ha l'obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città. (Live Comune di Venezia)

Il numero chiuso nei principali centri turistici campani: Un dibattito in corso (Positanonews)

Sono stati registrati 17.130 visitatori paganti, un dato simile a quello di ieri ma in diminuzione rispetto al weekend scorso. Nel frattempo, il numero di esenti è diminuito di 7.000 unità, fermandosi a 51.000. (tviweb)

Ancora un approfondimento della Rai sulle zone turistiche della Campania da Sorrento a Capri e ora alla Costa d’ Amalfi sulla tematica dell’overtourism e del contingentamento agli accessi. Prosegue il dibattito sull’ipotesi di numero chiuso, sul modello di Venezia, anche nelle principali località turistiche campane. (Positanonews)

Però ora stiamo esagerando. È naturale che il giornalismo si nutra di frasi fatte, piccoli slogan che da soli evocano un fenomeno (le baby gang, la casta, il generale Inverno) senza sprecare inchiostro né spazio. (L'Unione Sarda.it)

C’è evidentemente qualcosa di fondamentale che in Italia – e forse nel mondo – non funziona e che va modificato. Ed è singolare notare come in questo caso lo Stato e alcuni presuli sembrino marciare di pari passo, all’unisono. (L'Opinione delle Libertà)