Corleone: blitz antimafia, azzerato il mandamento di Totò Riina e Bernardo Provenzano

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L'operazione dei carabinieri, denominata “Grande passo 3”, ha portato all'annullamento della cosca del paese del Palermitano che un tempo era il regno di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Secondo un'intercettazione, i nuovi picciotti volevano uccidere ... (L'Italianews.it)

Ne parlano anche altre fonti

I tre interlocutori nel loro dialogo maturano come soluzione ai "problemi" proprio l'omicidio del ministro: "Se c'è l'accordo lo fottiamo a questo. Chi l'ha portato qua con i ... (Mondo TiVu)

I carabinieri ritengono di avere azzerato il mandamento di Corleone, un tempo regno dei padrini di Cosa nostra Toto' Riina e Bernardo Provenzano. (AGI) - Palermo, 20 nov. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Antesignano dei settimanali basati sul fotogiornalismo, è fondato da Henry Robinson Luce. Che raccomanda ai suoi redattori di seguire una sola regola per raccontare la vita: “Osservare il volto dei poveri e i gesti dei potenti”. (altroquotidiano.it)

La mafia corleonese rialza la testa e mette sotto tiro il ministro dell´Interno, l´agrigentino Angelino Alfano. Per questa ragione, i nuovi padrini di Corleone sono stati fermati in gran fretta dai carabinieri di Monreale e di Corleone. (Mondo TiVu)

Nelle carte dell'operazione che ha portato a sei arresti a Corleone, l'ira verso il carcere duro e l'intenzione di uccidere il ministro "come Kennedy" a Roma o ad Agrigento. Il procuratore Lo Voi: "Più una critica che un progetto di attentato". (Il Fatto Quotidiano)

“E’ notizia di queste ore l’arresto, a Corleone, di sei persone che stavano progettando un attentato al Ministro dell’Interno Alfano, reo di aver aggravato il regime del “41 bis” ai detenuti per mafia. (Nuovo Sud)