A Parigi, tensione fra studenti filo palestinesi e filo israeliani

A Parigi, tensione fra studenti filo palestinesi e filo israeliani
Tiscali Notizie ESTERI

Roma, 26 apr. Si fa sempre più tesa la situazione attorno alla facoltà di Scienze Politiche di Parigi, la prestigiosa Sciences-Po, dove da due giorni gli studenti hanno occupato l'edificio e l'ingresso in protesta contro l'offensiva israeliana a Gaza. Poliziotti in assetto antisommossa circondano la facoltà, dove ci sono state anche degli scambi accalorati fra studenti filo palestinesi e una cinquantina di studenti filo israeliani. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

In America migliaia di studenti nei migliori college, dal Massachusetts alla California, inscenano manifestazioni di protesta, chiedono la cessazione di affari delle università con i produttori di armi, il rifiuto di fondi per la ricerca da Israele e il disinvestimento da aziende che sostengono la guerra a Gaza (Il Fatto Quotidiano)

Parigi, proteste pro-Palestina a Sciences Po: studenti occupano la prestigiosa università francese Alcuni studenti hanno occupato a Parigi la sede di Sciences Po, la prestigiosa università francese per protestare a favore dei palestinesi e contro le operazioni militari israeliane, seguendo l'esempio di alcune università americane ed europee (Repubblica TV)

Vi racconto cosa succede nelle università americane contro Israele. Parla il prof Molle Un filo rosso unisce le due sponde dell’Atlantico attraversate dalla medesima fibrillazione riscontrabile nelle università americane come nelle piazze italiane. (Start Magazine)

Università, Siaarti: ‘abolizione numero chiuso Medicina mette atenei in difficoltà’

Roma, 26 apr. (Agenzia askanews)

Più di 1.000 persone hanno manifestato in un evento pro-palestinesi nel campus dell'Università del Texas ad Austin, nell'ennesima protesta che sta animando molti atenei negli Usa, non senza tensioni fra contro manifestazioni pro Israele, accuse di antisemitismo per chi chiede lo stop alla guerra e scontri con la polizia. (ilmessaggero.it)

(Adnkronos) – “Come Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva diciamo ‘no’ ai test che selezionano i fortunati anziché i più preparati. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)