Eni, il green aiuta i conti. È rivincita con l'Antitrust

Sono conti con prospettive solide quelli approvati ieri in casa Eni che, nonostante la forte flessione dei prezzi del gas naturale - che ha impattato inevitabilmente sull’utile - porta a casa una forte crescita nelle due divisioni chiave: Plenitude ed Enilive, ovvero le società legate alla transizione energetica dedicate alla produzione di energia rinnovabile e alla mobilità sostenibili che, insieme, hanno ha conseguito 3,32 miliardi di Ebit proforma adjusted grazie alla crescita della produzione (+5%). (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

È tempo di conti in casa Eni. Risultati che anche se sono stati definiti “eccellenti” dallo stesso Descalzi, al punto da “segnare una traiettoria di superamento delle previsioni economico-finanziarie di budget”, tuttavia fanno registrare, in alcune voci, dei cali rispetto a quanto riportato nel primo trimestre del 2023. (Forbes Italia)

Utile a 1,2 miliardi per il gruppo Eni nel primo trimestre del 2024, che ha aumentato la produzione di idrocarburi del 5% a 1.741 migliaia di barili di petrolio equivalente. Il risultato netto è sceso del 49% con il dovuto principalmente al minor prezzo del gas naturale, con le quotazioni scese da 57 a 29 euro al megawattora. (Corriere della Sera)

Anche l’utile netto rettificato, che esclude le voci eccezionali, è sceso del 46% a 1,58 miliardi di euro. Eni ha annunciato mercoledì che l’utile netto del primo trimestre è sceso del 49% a 1,21 miliardi di euro, sulla scia del calo dei prezzi del gas. (GEA)

Il Consiglio di Stato ha respinto la tesi dell'Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato (Agcm) secondo la quale Eni avrebbe messo in atto una pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori per la campagna pubblicitaria del carburante Eni Diesel+. (Italia Oggi)

Anche di quella amministrativa. Ma alla fine della trafila di ricorsi, il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione presa nel 2020 dall’Antitrust nei confronti di Eni. (la Repubblica)

L’utile operativo rettificato pro-forma si è fermato a 4,1 miliardi di euro, in diminuzione del 30% rispetto ai 5,8 miliardi di euro del primo trimestre 2023. Fanno eccezione Enilive e Plenitude, con un balzo dell’ebit del 56% a 420 milioni di euro. (Notiziario Finanziario)