Il Veneto rischia ma alla fine resta in zona gialla

Corriere della Sera ECONOMIA

Per un pelo, ma il Veneto resta giallo.

Dal 27 marzo cinema e teatri riaprono nelle regioni in area gialla e quindi anche nel Veneto

Di conseguenza la classificazione generale del rischio è «moderata» e la valutazione d’impatto della pandemia sui Servizi sanitari è «bassa».

È il primo giorno che il numero totale dei positivi aumenta: sono 23.439.

«L’incidenza è oggi al 3,05% — conferma il governatore Luca Zaia — in confronto all’1,4% di gennaio e al 2,75% di due giorni fa. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Decessi da inizio pandemia 9852, +5 nelle ultime 24 ore", sono i numeri del bollettino sul contagio in veneto illustrati dal presidente Luca Zaia. E la presenza delle scuole aperte conta, pesa sul contagio. (La voce di Rovigo)

Scarica il report delle ore 8 del 1° marzo 2021. La risalita dei contagi preoccupa il presindente del Veneto Luca Zaia, che nel corso della consueta conferenza stampa ha fornito l'incidenza dei tamponi positivi sul totale di quelli fatti nelle ultime 24 ore, che si è attestata al 5.7%. (Verona Sera)

Dopo l’impennata dei contagi tra dicembre e gennaio che aveva portato i posti letto occupati dai pazienti Covid a 500 in tutta la provincia, con tutti i reparti disponibili impegnati, a febbraio la progressiva discesa. (Il Mattino di Padova)

L’Iss segnala che a gennaio/febbraio l’incidenza del virus in questa fascia della popolazione si è attestata mediamente intorno ai 150 casi ogni 100mila abitanti. Il valore più alto è stato registrato fra i 13-19 anni, poco meno di 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre nei più piccoli è minore. (Il Fatto Quotidiano)

Anche il bollettino “Aggiornamento nazionale 24 febbraio 2021 – ore 12:00” pubblicato venerdì 26 febbraio mette in evidenza la costante ascesa dei casi tra giovani e giovanissimi. In parole semplici, in proporzione si stanno verificando più casi tra bambini e adolescenti che tra la popolazione più matura. (Scienze Fanpage)

Siamo distanti dai numeri chiesti dal Cts per chiudere le scuole, ma dobbiamo aspettare quei numeri per chiudere? «Non ho in animo di chiudere le scuole, ma voglio che la comunità scientifica si esprima con un testo da tradurre in un dpcm». (L'Arena)