SSC Tuatara: record di velocità, è l’auto di serie più veloce al mondo

Virgilio Motori ECONOMIA

editato in: da. SSC Tuatara è l’auto più veloce del mondo. SSC North America, azienda americana di hypercar, ha conquistato l’ambito titolo di Veicolo di produzione più veloce al mondo, con la sua Tuatara da 1.750 CV.

Oltre al record di Veicolo di produzione più veloce, la SSC Tuatara ha battuto i record mondiali per:. Miglio più veloce su una strada pubblica a 313,12 mph (503,92 km/h);. Chilometro più veloce su una strada pubblica a 321,35 mph (517,16 km/h);. (Virgilio Motori)

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Sono proprio questi ultimi due che negli ultimi anni si sono dati battaglia sul filo dei 400 km/h, per stabilire quale fosse l'auto stradale più veloce del mondo. Vettura interamente in carbonio, equipaggiata di V8 biturbo di 5.9 litri, in grado di sviluppare 1.370 cv se alimentato a benzina con 91 ottani e 1.774 cv quando invece viene alimentato a etanolo E85. (Corriere della Sera)

Toccando di 532,8 km/h di punta (331,1 miglia orarie) con una media di 508,7 km/h. In Nevada il bolide di SSC North America è diventata l'auto più veloce del mondo. (Auto.it)

Ora però il record è tornato nuovamente negli Stati Uniti, la nuova hypercar SSC tuatara ha raggiunto i 508,73 km/h. L’auto ha potuto raggiungere questi simili traguardi grazie a una dotazione tecnica di primo ordine. (Android News)

Ne saranno prodotte solo 100 vetture. Costo: 1,9 milioni di dollari - di E.B. (Corriere TV)

La SSC Tuatara è “figlia” della penna di Jason Castriota, designer statunitense con un passato alla Pininfarina e alla Bertone, che ha concepito linee “fluide” e avveniristiche. L’hypercar americana ha infatti battuto il record di velocità massima raggiungendo i 532,7 km/h (misurata con l’ausilio di un sistema gps). (Wired.it)

Ssc Tuatara, la storia — La storia della Tuatara, nome di un rettile neozelandese, parte da lontano: per la prima volta è stata annunciata nel 2011 come sostituta della Ultimate Aero, poi è stata presentata come concept a Pebble Beach lo stesso anno. (La Gazzetta dello Sport)