Le gite in moto con la fidanzata. Procura punta l'area grigia che ha sostenuto Messina Denaro - Castelvetranonews.it

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Del 2024-03-28 Dall'operazione dei carabinieri del Ros che ha portato all'arresto di tre "fedeli" servitori di Matteo Messina Denaro, escono fuori due figure appartenenti all'area grigia che la Procura palermitana, sostenuta dal procuratore Maurizio De Lucia lavora giorno e notte per venirne a capo. Massimo Gentile e Sino Leone, sono due persone molto conosciute e stimate a Campobello di Mazara. Il primo è un architetto, incensurato ed insospettabile, le uniche "macchie" una parentela di secondo grado con il padre di Martina Gentile, ergastolano, ed un procedimento disciplinare che lo vide coinvolto nel 2016 che gli costò la sospensione dall'albo degli architetti. (Castelvetrano News)

Se ne è parlato anche su altri media

A Uboldo donna aggredita da un cane, resta sotto choc Solaro, via l’amianto dall’ex oratorio, parte un maxi intervento (Il Notiziario)

Il suo legale, l'avvocato Antonio Ingroia non era presente in quanto all'estero, ed è stato sostituito dall'avvocato Michele Melchiorre. L'uomo, che dal 2019 è dipendente del Comune di Limbiate (Monza), dove svolgeva l'incarico di responsabile dei procedimenti del servizio Lavori pubblici, è stato sentito nel carcere di Monza. (IL GIORNO)

C’è un passaggio nell’ultima richiesta di arresto per i complici di Matteo Messina Denaro che racconta già lo scenario delle indagini portate avanti dalla procura di Palermo. (La Repubblica)

Leone avrebbe fatto fare una tac in tempi record al boss malato di cancro. Le nuove indagini hanno portato ieri a tre arresti, tra cui quello del tecnico radiologo dell’ospedale di Mazara del Vallo Cosimo Leone, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. (StrettoWeb)

La ricostruzione della “storia” dell’auto è uno degli aspetti che gli investigatori hanno messo a fuoco in questa ulteriore attività di indagine che ha portato all’arresto di Cosimo “Sino” Leone, Massimo Gentile e Leo Gulotta. (CastelvetranoSelinunte.it)

Se gli elementi di prova mi dovessero convincere che ci sono responsabilità da parte dell'architetto Massimo Gentile qualche problema me lo farei. Così l'avvocato Antonio Ingroia risponde all'ANSA alla domanda se non prova qualche imbarazzo, come ex magistrato che in passato è stato in prima linea nella lotta alla mafia a Palermo, a difendere Massimo Gentile, l'architetto arrestato con l'accusa di associazione mafiosa per aver prestato l'identità al boss Matteo Messina Denaro (Il Messaggero Veneto)