Recovery Fund, 172 miliardi all'Italia e 81 a fondo perduto: le quattro condizioni per il piano

Liberoquotidiano.it INTERNO

Ora sta all'Italia elaborare il piano per la ripresa che verrà poi sottoposto a Bruxelles per l'approvazione e, dunque, per ottenere i fondi Ue.

Il piano di Bruxelles mira a intervenire in tre ambiti: sostegno alla ripresa degli Stati, aiutare gli investimenti privati e prepararsi a nuove crisi.

La quota di fondi per l’Italia ammonta a 172,7 miliardi di euro, di cui 81,807 miliardi sarebbero versati come aiuti a fondo perduto e 90,938 miliardi come prestiti. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

Le sue dichiarazioni nello specifico, hanno confermato che i soldi del Recovery Fund arriveranno agli Stati membri in maniera strettamente correlata agli investimenti. “Certo che se non si fanno gli investimenti è difficile dare soldi,”. (Money.it)

In tutto, il pacchetto Next Generation Eu più Mff vale 1.850 mld di euro: la maggior parte delle risorse aggiuntive, 610 mld su 750, andranno a rimpolpare il capitolo del bilancio Coesione e valori, che varrà complessivamente 984,5 mld, di cui 610 da Next Generation Eu. (Adnkronos)

Recovery Fund da 750 miliardi: quanti ne arriveranno in Italia. Come verrà finanziato il Recovery Fund europeo. Al momento non è ancora stato presentato un piano preciso che spieghi come la Commissione Europea intenda finanziare il Fondo di recupero. (QuiFinanza)

Non sono ovviamente mancate le polemiche che vengono soprattutto dagli esponenti euroscettici come Claudio Borghi, responsabile economico della Lega e presidente della commissione Bilancio della Camera. (Today)

«La nostra proposta è che almeno il 60% della sovvenzioni siano impegnate legalmente entro la fine del 2022, con un promemoria entro la fine del 2024. «Questo strumento aiuterà gli Stati a finanziare le riforme pro crescita, la coesione sociale e i problemi economici. (Il Sole 24 ORE)

Il Piano nazionale sarà valutato da un comitato composto da esponenti degli Stati membri, ma l’ultima parola spetta alla Commissione. Lo hanno spiegato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e il commissario all’Economia Paolo Gentiloni. (Corriere della Sera)