Harvey Weinstein, la corte d'appello di New York ribalta la sentenza: processo da rifare

Harvey Weinstein, la corte d'appello di New York ribalta la sentenza: processo da rifare
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La corte suprema di New York ha ribaltato la sentenza che nel 2020 ha condannato Harvey Weinstein per stupro, stabilendo che uno dei primi e più importanti processi dell’era #MeToo è da rifare. Secondo la corte, il giudice che ha emesso la sentenza si sarebbe mosso in maniera impropria, ammettendo tra l’altro anche alcune testimonianze di donne che hanno mosso accuse che non facevano parte della causa, con l’unico obiettivo (secondo la difesa) di metterlo sotto una cattiva luce. (BadTaste.it Cinema)

Se ne è parlato anche su altri media

La più alta corte di New York ha annullato la condanna per stupro di Harvey Weinstein del 2020. Il produttore cinematografico si trova in carcere dove sta scontando una pena di 23 anni (LAPRESSE)

I giudici della corte hanno stabilito che la prima condanna per Weinstein era arrivata a causa di testimonianze non direttamente collegate ai fatti di violenza sessuale, al centro delle accuse contestate all'ex produttore. (Il Giornale d'Italia)

Si tratta, scrive il New York Times, di uno straordinario capovolgimento che però non altera le fondamenta del caso su cui si sviluppò il movimento #MeToo. La Corte d'appello dello stato di New York ha annullato la condanna di Harvey Weinstein nel 2020 per reati sessuali. (L'HuffPost)

"Errore procedurale". La Corte dello Stato di New York revoca la condanna di Harvey Weinstein

La Corte Suprema dello Stato di New York ha revocato la condanna di Harvey Weinstein per reati sessuali. Hanno stabilito che il giudice che nel febbraio 2020 ha condannato uno degli uomini più potenti di Hollywood a 23 anni di prigione ha commesso un errore chiamando a deporre donne le cui accuse non erano parte delle incriminazioni nei confronti dell’ex produttore. (Open)

La Corte d’Appello di New York ha cancellato la condanna al produttore di Hollywood Harvey Weinstein. Ha consentito che il procuratore portasse come testimoni una serie di donne che avevano raccontato delle violenze e delle aggressioni di Weinstein. (La Stampa)