Osservatorio Findomestic di febbraio 2012: la fiducia del Paese torna ai minimi storici
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L’Osservatorio Findomestic, società attiva nel settore dei prestiti, segnala che la fiducia del Paese nei confronti della situazione economica, politica e sociale torna ai minimi storici. Il dato rilevato in gennaio è pari a 3,5 punti, su una scala che va da 1 a 10 e che ha in 7 la soglia positiva minima.
Il 70% degli intervistati si dichiara insoddisfatto della situazione generale. In particolare, a preoccupare più di tutto le famiglie italiane è il dato pesantissimo sulla disoccupazione giovanile, che tocca quota 31%. I più sfiduciati sono gli abitanti del Nord-Est. Sud e Isole e Centro, invece, riportano un sentiment meno negativo, anche se ben inferiore ai 4 punti.
E l’approccio non cambia di fronte al tema che più di tutti in queste settimane ha tenuto banco: l’evasione fiscale. Nonostante l’attenzione dell’opinione pubblica sia ai massimi livelli e nonostante tre italiani su quattro abbiano la consapevolezza che si tratta di un problema molto grave della nostra economia. Infatti, il 21% degli intervistati dichiara di non richiedere mai lo scontrino quando l’esercente non lo fornisce (con un dato che nella fascia compresa tra i 18 e i 34 anni tocca il 26%, e che nel Nordest e al Centro Italia raggiunge il 25%). E il 30% afferma che, negli ultimi 12 mesi, quando si è rivolto ad un professionista, non si è visto rilasciare la fattura (con un picco del 41% al Sud e nelle Isole).
Può essere dettato da tutte queste ragioni l’aumento della propensione al risparmio a 12 mesi. Il 10% degli intervistati si è detto pronto ad incrementare il denaro che vuole mettere da parte. A dicembre questo dato era inferiore di 3 punti percentuali.
In termini generali, i problemi occupazionali e la caduta del potere d’acquisto delle famiglie evidenziano che in Italia c’è anche un rilevante problema di domanda interna, senza la soluzione del quale è difficile ipotizzare una ripresa in tempi brevi.
Previsioni di acquisto a tre mesi
Da gennaio 2012 l’Osservatorio Findomestic è realizzato con la collaborazione di IPSOS.
Si suggerisce di tenere conto, nella lettura dei trend di questo mese, dell’allargamento della fascia di età del campione (da 25-54 a 18-64 anni) e di un nuovo metodo di rilevazione (da telefonico a web) che influiscono sulla confrontabilità con i mesi precedenti.
Elettrodomestici: aumentano sia per i bruni che per i bianchi e i piccoli. E cresce anche l’importo medio.
Salgono al 19% quanti si dicono pronti, nei prossimi tre mesi, a comperare un piccolo elettrodomestico. E arrivano rispettivamente al 9 e al 10% del totale del campione coloro che si preparano ad acquistare un elettrodomestico bruno ed uno bianco. A dicembre, questi dati erano inferiori in media di un buon 20%. In termini di spesa media prevista, per i bruni la cifra di riferimento è di 730 €; 654 € e 175 €, invece, per i bianchi e per i piccoli. Non si tratta dei dati più elevati degli ultimi 12 mesi, l’inversione di tendenza rispetto a dicembre è netta.
Elettronica di consumo: propensione all’acquisto in crescita per tv, telefonini e articoli informatici.
Il 13% degli Italiani si dicono pronti, di qui a tre mesi, ad acquistare un prodotto elettronico, come una tv, un pc o uno smartphone. A dicembre, la quota di quanti si dichiaravano propensi ad un acquisto di questo genere era inferiore al 10%. Cresce pure la spesa media prevista. Per un computer si è passati dai 372 € medi preventivati alla fine del 2011 agli attuali 560.
Auto e moto: lieve miglioramento per il comparto, anche se le rilevazioni restano ai minimi.
Dopo aver toccato i livelli più bassi di sempre alla fine dello scorso anno, la propensione all’acquisto di auto e moto in gennaio sono risalite, seppure mantenendosi su riscontri molto bassi. Rispettivamente, ogni 100 consumatori, mediamente non più di 3, di 2 e di 1,5, si dicono interessati a comprare un’auto nuova, anche ricorrendo ad un prestito auto, una usata o una moto\scooter.
Casa e arredamento: risalgono le previsioni per l’acquisto di mobili e complementi d’arredo. Ma il mercato immobiliare resta stabile
Tra dicembre e gennaio passano dal 2,5 a più del 10% coloro i quali si dicono pronti, nel giro di tre mesi, a comprare mobili e complementi d’arredo. Le previsioni di acquisto di abitazioni nuove risalgono anch’esse, seppure non più del 5% degli Italiani si dicano intenzionati a fare un investimento del genere, con un effetto negativo sulla domanda di mutui casa.
Tempo libero: cresce la voglia di vacanze. E aumentano anche gli acquisti di abbigliamento sportivo.
Risale oltre 20%, dopo la flessione dell’ultimo trimestre 2011, la quota di quanti sono pronti, nei prossimi tre mesi, a partire per una vacanza. Segno più anche per il numero di quanti si preparano a comprare abbigliamento od attrezzature sportive e prodotti per il fai-da-te.
Il presente comunicato, i precedenti e la versione integrale dell’Osservatorio sono disponibili sul sito
www.findomestic.it oppure sul sito www.ahca.it
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