Nel Comitato Cri di Albiano Magra in Lunigiana Massa-Carrara iniziano giornate di prevenzione gratuite non periodiche Responsabile scientifico il prof. dott. Ferruccio Bonino

A partire da Sabato 16 Marzo il Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra in Lunigiana Massa-Carrara presieduto da Rita Peroni che registra ben 122 volontari ha dato il via ad un ambizioso progetto.
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La Lunigiana provincia di Massa-Carrara è un territorio  dove su 15.987 residenti la percentuale di popolazione anziana e  superiore ai 65 anni (secondo dati ISTAT relativi al 2023 – rapporto x 100  indice di dipendenza anziani) è del: 52,85%. Lo stesso rapporto tra i residenti, 334.256 con età superiore ai 65 anni della nostra Azienda sanitaria è del 43,30% mentre nella Regione su 959.361 residenti è del 42,11%. Tenendo conto dell’analisi di questi dati e a partire da Sabato 16 Marzo il Comitato della Croce Rossa di AlbianoMagra in Lunigiana Massa-Carrara presieduto da Rita Peroni che registra ben 122 volontari ha dato il via ad un ambizioso progetto. S’intende organizzare una sede operativa dove, grazie ad un  sensibile numero di  specialisti volontari, si effettueranno visite specialistiche gratuite in modo non solo occasionale.

”L’idea è nata – spiega Rita Peroni – anche a  seguito della giornata di prevenzione di valenza nazionale completamente a titolo gratuito che si è tenuta il 3 Febbraio scorso  nei nostri locali adibiti, per la circostanza, a ambulatori per la moderna diagnostica e delle tante, tante sono state  le presenze di persone, giunte oltreché dal nostro comprensorio anche da province vicine. L’evento è stato ripreso da molti mass media anche di livello nazionale. Debbo dire che come Comitato  della Croce Rossa già facevamo visite gratuite per la popolazione ma desidereremmo, per quanto ci è possibile e  senza volerci sostituire a nessuno  essere più incisivi soprattutto nella prevenzione e cioè ”allargare’” in modo sensibile il numero degli screening. Sottolineo l’importanza della gratuità nel rispetto dei canoni etici della solidarietà perché non ci sembra opportuno invitare persone e poi magari chiedere loro anche un semplice obolo.

Riusciremo in questo ambizioso progetto? Noi ce la metteremo tutta! Il tipo di prevenzione che desideriamo fare è quella secondaria che  consiste nel tutelare la salute e dunque il benessere degli individui attraverso controlli sanitari mirati alla personalizzazione del percorso di prevenzione e cura. Questo per   permettere di diagnosticare precocemente le patologie in fase ancora asintomatica in modo da garantirne il trattamento e la cura nei modi più efficaci. Gli  screening sono  importantissimi per la diagnosi precoce dei tumori e altre patologie non meno importanti quali le sindromi  metaboliche, il diabete di tipo 2  in testa, le patologie cardiovascolari e le malattie neuro-degenerative. Desidero precisare che ogni volta stabiliremo il numero di visite possibili che saranno rese note come la data della giornata con ogni tipo di mezzo d’informazione. Inoltre per permettere ad un maggiore numero di persone di poter godere dello stesso servizio in modo programmato organizzeremo un sistema di prenotazione.” A scanso di equivoci o cattive interpretazioni non è nostra intenzione sostituirci a nessuna delle  pubbliche istituzioni che si occupano di sanità, ma cercare di contribuire in sinergia con esse e i medici di medicina generale del territorio e per quanto ci sarà possibile  migliorare la cura della salute dei cittadini sul territorio, soprattutto  per aiutare chi si trova in difficoltà per visite ed esami a causa dell’inadeguatezza delle liste di attesa ad intraprendere un tempestivo e appropriato percorso di prevenzione e cura. L’ausilio del privato in sanità è importante, ma non bisogna mirare solo a coloro che pagano i tickets in quanto sono veramente tanti coloro che sono esenti dal pagamento del ticket per le prestazioni specialistiche dal Servizio Sanitario Nazionale. In Lunigiana, come dicevo, sono tanti coloro che hanno esenzioni e purtroppo accade che  chi percepisce poco di pensione ha difficoltà a recarsi dal privato e spesso è obbligato ad attendere e…..sperare nella buona stella che il ritardo non le/gli causi danno. Possiamo pensare a questo progetto grazie soprattutto all’impegno ed alla passione dei nostri volontari impegnati h24 nei vari servizi; espletiamo anche per 365 giorni all’anno in maniera totalmente volontaria il servizio di emergenza urgenza territoriale il meglio noto 112 ex 118 oltre ai servizi sociali richiestissimi.” La presidente aggiunge che “oltre a queste attività ne portiamo avanti altre: la distribuzione di alimenti  alle famiglie che si trovano in precarie situazioni economiche;il progetto sorveglianza anziani fragili; i corsi di  formazione all’uso del defibrillatore  DAE per laici; i corsi di disostruzione pediatrica. Infine anche quest’anno sono  programmate varie manifestazioni con lo scopo di aggregare giovani e meno giovani, far conoscere la realtà di Croce Rossa per  tenere viva la nostra Comunità.” Gli fa eco il prof. dott, Ferruccio Bonino responsabile scientifico studioso e ricercatore di fama internazionale perché scopritore dei virus epatici maggiori che ad Albano Magra sta portando avanti il progetto pilota di screening preventivo “Fegato Specchio della Salute”.“Negli ultimi anni si sta registrando in tutto il mondo una rapida crescita dell’incidenza del fegato grasso (steatosi epatica) che in Italia si stima presente in almeno il 30% della popolazione. La prevalenza di tale condizione corrisponde numericamente alla fascia di età (10% a 10 aa , 20% a 20 aa,..) e sale dopo i 50 anni con valori di oltre il 60% negli ultra-sessantenni. L’ accumulo di lipidi in oltre il 5% delle cellule epatiche (steatosi epatica) è un fattore di rischio e allo stesso modo un precoce campanello d’allarme perché anticipa di anni le malattie cardio-vascolari, dismetaboliche, epato-digestive, neoplastiche e neuro-degenerative che sono oggi principali cause di ridotta aspettativa di vita.

Ciò perché il fegato, la più grande ghiandola (pesa in media 1500 grammi) del corpo umano  interagisce funzionalmente e sinergicamente con tutti gli altri organi e apparati, è precocemente coinvolto nelle principali malattie sistemiche ed evidenzia come precocissimo segno di disfunzione l’accumulo di sostanze (prevalentemente lipidi) all’interno delle sue cellule. E’ perciò molto importante identificare precocemente i portatori del fattore del fattore di rischio, steatosi epatica e soprattutto tra essi coloro (circa il 10%) che hanno già i primi segni (ancora asintomatici) dell’incipiente malattia infiammatoria (epatica e/o sistemica) che accelera l’insorgenza delle malattie suddette. La cura precoce personalizzata (anche solo il cambio dello stile di vita e/o alimentare) può evitare lo sviluppo della malattia sintomatica: da qui l’importanza dei programmi di screening come questo”.

Ufficio Stampa
Alberto Cesare Ruffini
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