Le tante anime del Sangiovese

Drei Donà è un nome di riferimento per i vini di qualità in Romagna e un’icona del Sangiovese in tutto il mondo. I vigneti si trovano sulle colline comprese tra Castrocaro, Predappio e la città di Forlì. Scuderia Italia ha intervistato Enrico Drei Donà in riferimento al Sangiovese, vitigno storico in Italia, varietà dai mille volti.
Alonte, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura) Drei Donà è un nome di riferimento per i vini di qualità in Romagna e un’icona del Sangiovese in tutto il mondo. I vigneti si trovano sulle colline comprese tra Castrocaro, Predappio e la città di Forlì.
Scuderia Italia – Prestigious Italian Wines, azienda di selezione di vini di prestigio (www.scuderia-italia.it), ha intervistato Enrico Drei Donà in riferimento al Sangiovese, vitigno storico in Italia, varietà dai mille volti: “lo troviamo in molte regioni, anche al Sud, ma soprattutto nelle zone che girano intorno al Centro Italia – Toscana, Romagna, nord delle Marche e parte dell’Umbria -, è estremamente sensibile ai terreni in cui viene piantato e assume il carattere del luogo. Le sue zone d’elezione sono alte Marche, Toscana e Romagna: hanno sempre dato vini dal carattere spiccato. La Romagna, storicamente, è stata un grande bacino di cloni del Sangiovese”.
Alcuni dei più grandi vini italiani, come il Brunello, sono fatti esclusivamente con Sangiovese: “in prima battuta però risalta la denominazione territoriale. Successivamente i consumatori vengono a conoscenza del tipo di uva”.
In Emilia Romagna in particolare si sta assistendo ad una riscoperta delle sue caratteristiche. La regione è molto vasta e divisa in sottoterritori, ciascuno con caratteristiche differenti e peculiarità climatiche. In un panorama tradizionalmente incentrato su grandi cooperative e produzione massiccia, negli ultimi 15-20 anni sono emerse tante piccole aziende agricole che pongono fortemente l’accento sulle qualità territoriali.
Questo porta ad un nuovo interesse di consumatori e media per l’area e per il vitigno. Previsioni su quest’annata. “A un 2014 freddo e piovoso è seguito un 2015 caldo e siccitoso. A 12 anni di distanza si ripropone l’accoppiata 2002-2003: freddo il primo, torrido il secondo”. Poca escursione termica fra il giorno e la notte, e sui campi rischiano di soffrire gli impianti più giovani.
Enrico spiega le contromisure: “è un’annata complicata. Dobbiamo fare attenzione perché le piante non subiscano uno stress idrico, che porterebbe l’uva ad appassire quando invece deve maturare. Poi al momento della vendemmia si farà una forte selezione per evitare la presenza di sentori indesiderati, dovuti alle alte temperature”.
Quanto ai tempi, come in altre parti d’Italia, anche fra i colli romagnoli c’è un forte anticipo. Una ventina di giorni, circa. Le uve bianche di Drei Donà saranno pronte già verso metà agosto.
Per le rosse – salvo inversioni di tendenza – si andrà alla prima parte di settembre: di norma la vendemmia avviene ai primi di ottobre.
Acini meno gonfi. Difficile dire ora come sarà il vino, ma si può prevedere un grado più alto rispetto a quello ottenuto lo scorso anno e una quantità di prodotto inferiore.
(Fonte: Staff Scuderia Italia – www.scuderia-italia.it)
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