IMPRONTA ETICA: COME MISURARE L’IMPATTO SUL TERRITORIO DELLA BUONA IMPRESA

● Presentate le Linee Guida per la misurazione dell’impatto sociale ● Uno strumento pratico a disposizione delle aziende socialmente responsabili ● Il progetto dell’Associazione ha vinto il premio RSI della Regione Emilia-Romagna ● Presentate le analisi del ROI sociale (SROI) di alcuni progetti di IGD e HERA ● Turrini: la misura dell’impatto sul territorio è una leva competitiva per le aziende
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Impronta Etica ha presentato le “Linee Guida per la misurazione dell’impatto sociale”, redatte in collaborazione con SCS Consulting. Si tratta di una guida pratica, rivolta a tutte le organizzazioni, soprattutto profit ma non solo, che intendono valutare il proprio impatto sul territorio, coniugando risultati economici e sociali e poter cogliere opportunità di innovazione e crescita. Il documento ha l’obiettivo di fissare alcuni punti fermi nella vasta letteratura scientifica internazionale sulla misurazione dell’impatto sociale ed è altresì un supporto concreto per le imprese, in grado di accompagnarle dalla teoria alla pratica.

Oggi Sostenibilità e Responsabilità Sociale sono leve strategiche per le imprese che attraggono clienti o consumatori. L’impresa socialmente responsabile non può evitare di valutare il proprio impatto sul territorio, ma come si misurano sostenibilità e responsabilità sociale?
Il Laboratorio sulla misurazione degli impatti sociali tra le imprese socie di Impronta Etica, da cui sono scaturite le Linee Guida, rientra all’interno di un pluriennale approfondimento che l’Associazione sta dedicando alla relazione tra Responsabilità Sociale d’Impresa e territorio, attraverso ricerche e percorsi con le imprese socie.
Il progetto, il cui evento conclusivo si è tenuto oggi con la presentazione delle Linee Guida, ha vinto il premio Responsabilità Sociale d’Impresa della Regione Emilia-Romagna.
“Per Impronta Etica il premio ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna per il Laboratorio va a sottolineare e rafforzare il valore dei percorsi che l’Associazione riesce a sviluppare grazie al confronto e alla partecipazione dei Soci - spiega Adriano Turrini, Presidente di Impronta Etica – Con questo percorso, in particolare, abbiamo voluto riflettere su un tema sempre più rilevante per le imprese, quello della valutazione dell’impatto sociale creato sul territorio. Essere un’azienda sostenibile e responsabile significa infatti anche confrontarsi con il contesto di riferimento: capirne i bisogni e valutare l’impatto creato rappresentano per l’impresa importanti strumenti di gestione e leve strategiche di competitività e sostenibilità”.

Al Laboratorio organizzato da, Impronta Etica hanno partecipato dieci imprese associate: Camst, Coop Ansaloni, Emil Banca, Gruppo Hera, Gruppo Unipol, IGD, Nordiconad, Open Group, Coop Consumatori Nordest e Coop Adriatica (le ultime due, dal primo gennaio 2016 hanno dato vita, con Coop Estense, a Coop Alleanza 3.0).
Nel corso del Laboratorio sono state avviate due sperimentazioni di misurazione degli impatti generati da alcuni progetti promossi da IGD e Gruppo Hera, entrambe associate a Impronta Etica.

IGD ha utilizzato per la prima volta la metodologia SROI (Ritorno Sociale dell’Investimento) per valutare l’impatto sociale di “Happy Hand in tour”. Il valore dello SROI è risultato 1,61, cioè ogni euro investito nel progetto ha prodotto, in termini di benessere sociale, un valore corrispondente ad 1,61 euro.
Gruppo Hera ha utilizzato la metodologia SROI per misurare l’impatto sociale del progetto “Cambia il finale” per il quale è stato misurato un ritorno sociale dell’investimento pari a 1,38.

Impronta Etica è un’associazione nata nel 2001 per la promozione e lo sviluppo della Responsabilità Sociale d’Impresa, ed è National Partner Organization del CSR Europe. Ad oggi conta 26 imprese socie (www.improntaetica.org)

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