Mercato Immobiliare 2012: Outlook Assoedilizia. Intervista di inizio anno al presidente Achille Colombo Clerici

Intervista al presidente Achille Colombo Clerici.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - varie) 1) – Introduzione dell’Imu sperimentale ed altre misure della manovra Salva Italia. Quali le conseguenze per il mercato immobiliare?

- In un mercato in crisi da qualche anno quale quello immobiliare, l’attuale inasprimento fiscale e la prospettiva di un progressivo aggravarsi di tale pressione, conseguente all’introduzione della riforma catastale, non potrà che avere effetti pesantemente negativi soprattutto nei settori delle compravendite e degli investimenti in immobili in locazione.

Il rischio è che l’investimento immobiliare in Italia non sia più competitivo rispetto ad altre forme di investimento, ad esempio quello finanziario (azioni, titoli di Stato, reddito fisso ecc.) e sia discriminato di fatto anche rispetto allo stesso investimento italiano nel mercato immobiliare estero.

Perché questa discriminazione?

Perché la tassa patrimoniale sulla casa (IMU) che pure si paga sugli immobili posseduti all’estero, è marginale rispetto a quella sul reddito derivante dalla locazione; sicché all’estero, dove si è meno soggetti ai controlli del fisco italiano e dove non vige l’apparato delle norme italiane che sanzionano la mancata registrazione dei contratti di locazione abitativa, ci sono margini maggiori rispetto all’ Italia.

2) - La riforma del Catasto quanto prevede peserà sui proprietari?

I proprietari sono già attualmente penalizzati da risultanze catastali fonte di gravi sperequazioni ed iniquità. Coloro che devono rifarsi a valori catastali recentemente aggiornati o attribuiti pagano già, con l’applicazione dei coefficienti moltiplicativi generici, su basi imponibili superiori ai valori di mercato.

Figuriamoci cosa succederà quando la riforma del Catasto produrrà a macchia di leopardo ulteriori incrementi dei valori catastali. Per far pagare quelli che pagheranno sempre poco si strangoleranno i contribuenti già portati a regime.

3) – Grande interesse aveva suscitato l’introduzione della cedolare secca per le locazioni. Qual è il bilancio a quasi un anno?

Un certo impatto nelle piccole realtà provinciali e periferiche; scarso nelle grandi città come Milano nelle quali il meccanismo della cedolare secca non si attaglia alle dinamiche socio-economiche dei centri metropolitani. La cedolare infatti non si applica agli usi diversi dall’abitativo e agli usi promiscui, né alle locazioni a favore di soggetti diversi da persone fisiche o esercitanti commerci, arti e professioni.

Inoltre da qualche decennio a questa parte i nuovi investimenti privati in immobili locati ad uso abitativo sono effettuati prevalentemente da persone giuridiche che chiaramente sono escluse dal regime della cedolare secca, applicantesi solo alle persone fisiche.

4) – Il 2012 viene visto da molti come un anno molto difficile. E voi cosa prevedete accadrà in campo immobiliare ?

Già l’anno scorso avevamo rassegnato una previsione di slittamento della ripresa del mercato immobiliare al 2013.
Dopo le misure fiscali adottate dall’attuale Governo, che mutano radicalmente lo storico rapporto del risparmiatore italiano con l’investimento immobiliare, è sconfortante dirlo, ma è impossibile fare qualunque previsione : ciascuno in cuor suo faccia i conti e tragga le conclusioni.

E siccome i programmi edilizi si impostano sulla base della legislazione vigente e non di promesse a futura memoria i conti son presto fatti.

Per ora ci sono solo prospettive certe di ulteriori aggravi della pressione fiscale conseguenti alla progettata riforma catastale, che produrranno un grave innalzamento del prelievo fiscale, non solo in sede Imu, ma anche con riferimento all’Irpef e relative addizionali, alle tasse di scopo, all’Ires, all’Irap, all’imposta di registro, alle imposte ipotecarie e catastali, all’imposta sulle successioni e sulle donazioni.

5) – Per ridurre la crisi del settore, se non per eliminarla, quali misure e quali incentivi dovrebbero essere introdotti?

Per incentivare ci vorrebbe ben altro; cioè un’ottica diversa da quella che appare espressa con i provvedimenti assunti dal Governo il quale sembra voler privilegiare l’investimento finanziario rispetto a quello immobiliare.

I proprietari immobiliari a questo punto chiedono con forza quanto meno equità.

Urgono dei correttivi alla manovra che sottraggano al meccanismo dei coefficienti moltiplicativi generici tutte le rendite catastali di recente attribuzione.

6) – Alla luce del panorama sconfortante, gli italiani continuano a preferire il mattone come bene di investimento?

Guardando a queste future prospettive la domanda è retorica.
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