Blandizzi: Scende il silenzio sulle vittime del bus di Monteforte Irpino

Comprendendo il senso profondo della richiesta dei familiari delle vittime, il cantautore Lino Blandizzi ha scelto di far “cambiare pelle” al concerto in programma per sabato 2 agosto alle ore 21.00 al Maschio Angioino e di mettervi al centro tutte le ingiustizie e gli abusi che in ogni parte del mondo vengono perpetrati offendendo la bellezza della vita, che si manifesta in varie forme.
Pozzuoli, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Chiedono giustizia i familiari delle vittime del bus di Monteforte Irpino, che hanno costituito l’associazione “Vittime della strada” all’indomani della tragedia che ha strappato loro prematuramente i propri cari.

Chiedono chiarezza e che vengano accertate le cause ed i responsabili laddove permane ancora dubbio ed oscurità.

Lo chiedono per i loro familiari, per gli amici, per gli amori, strappati alla vita troppo presto e senza un perché.

Ecco perché hanno scelto di bloccare tutti i concerti tematici e le commemorazioni in merito, pur riconoscendone lo spirito e l’intento positivo ed elogiandoli.

E’ per questo che il cantautore Lino Blandizzi, il cui ricordo in musica era in programma per sabato 2 agosto alle ore 21.00 sugli spalti del Maschio Angioino, nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli 2014”, ha scelto di rispettarne la volontà.

“Il mio intento – racconta – non era la spettacolarizzazione del dolore legato ad una vicenda così tragica, bensì condividere con il pubblico un ricordo denso di emozioni, sussurrato come una preghiera. Un ricordo elaborato all’insegna della dolcezza e del profondo rispetto, in sintonia con lo spirito di una commemorazione. Per non dimenticare”.

Ciononostante, comprendendo il senso profondo della richiesta dei familiari delle vittime, il cantautore Lino Blandizzi ha scelto di far “cambiare pelle” al concerto in programma per sabato 2 agosto alle ore 21.00 al Maschio Angioino e di mettervi al centro tutte le ingiustizie e gli abusi che in ogni parte del mondo vengono perpetrati offendendo la bellezza della vita, che si manifesta in varie forme.

Si tratterà, quindi, di un concerto di denuncia sociale che toccherà comunque, vari nervi scoperti: dalla violenza alle donne, con Vieni donne del Sud, all’importanza della tutela dei beni culturali ed artistici con Salvate Venere Salviamo Venere ed altri brani tratti da “Il Mondo sul filo”, lavoro discografico in cui Blandizzi denuncia con forza il fatto che l’ecosistema stia scoppiando a causa degli eccessi e dell’incuria della condotta umana.

Anche nel silenzio rispettoso che il cantautore ha scelto di tenere, il controcanto, sarà quello di un grido di denuncia da parte di chi chiede che venga fatta chiarezza e venga strappato il velo dell’omertà.

Per non dimenticare.
Ufficio Stampa