Analisi del voto del Parlamento europeo sulla libertà di stampa in Algeria

Il voto sull'Algeria al parlamento europeo
Genova , (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)

Il voto al parlamento europeo che condanna l'Algeria in tema di diritti civili e, nel caso concreto, alla libertà di espressione ha portata storica. Infatti, dopo una serie di mozioni che diversi parlamentari europei avevano proposto su temi quali: la libertà nei campi di Tinduf, sull'uso dei fondi per chi vive in questi campi; si giunge finalmente ad una risoluzione della plenaria che pone l'accento sulla massima delle libertà, quella di espressione. Il Governo di Algeri viene messo in guardia dalla plenaria del parlamento europeo. Questo voto pone l'attenzione su due aspetti: il primo, riguarda la libertà. l' Algeria purtroppo adotta una politica distruttiva di molte garanzie. Dal punto di vista religioso, negando alla comunità cristiane di esercitare il culto, come dimostra anche la chiusura della "caritas" di Algeri o i visti negati ai sacerdoti cattolici italiani. Nella libertà di pensiero, reprimendo le voci che sono contrarie all'attuale gestione del potere, vietando le proteste o la stampa non allineata. Sul piano dei diritti umani, attuando una politica di respingimento massivo di profughi e immigrati dell'Africa sub sahariana . Insomma questo voto mette a nudo l'intera politica algerina, una politica sulla quale come italiani, sostenitori da sempre della libertà algerina dovrebbe considerare. Il secondo aspetto è il  risultato del voto. Solo quattro parlamentari hanno sostenuto Algeri. Un dato politico sul quale riflettere. Non possiamo rilevare questo dato. L'Algeria non ha il sostegno del parlamento europeo e , come Italia, da sempre legati alla storia algerina dobbiamo accompagnare il popolo algerino verso il compimento degli ideali della rivoluzione, che fu rivoluzione di libertà e non contro il popolo.

Marco Baratto 

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