IL CHIRURGO PLASTICO GILBERTO PONTI E L'ASSOCIAZIONE 'MENS SANA IN CORPORE SANO'

Anzio (RM)– un incontro simpatico e pieno di umanità quello con il chirurgo plastico Gilberto Ponti, professionista di Roma che ha sempre amato trascorrere le proprie vacanze estive nella piccola cittadina balneare in provincia di Roma
, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Gli occhi di Gilberto Ponti, specialista di chirurgia estetica, brillano nel racconto che fa di suo padre arricchito da simpatici aneddoti e dalle sue espressioni da ‘romano verace’; ascoltandolo si percepisce il profondo affetto e la grande stima che hanno caratterizzato il rapporto tra questi due grandi personaggi. Impossibile parlare dell’Associazione Culturale o della ‘cena dei fedelissimi’ senza richiamare alla memoria un uomo che ha segnato così profondamente la sua vita; nel ricordo affettuoso e tenero del figlio Gilberto, Lionello Ponti appare un chirurgo famoso, abile e generoso, ma soprattutto e ancor prima, un padre modello che ha saputo coinvolgere il proprio figlio e partecipare alla sua vita, un uomo “generoso che non faceva distinzioni di caste e dal carattere molto forte”.

Con emozione ricorda diversi episodi che hanno messo in luce la grande stima e considerazione reciproca, come quando il Prof Goodman lo ringraziò per la sua capacità indicandolo come ‘l’allievo che aveva superato il maestro’ o quando davanti al grande chirurgo brasiliano Pitanguy nel corso di un’intervista radiofonica condotta da Nantas Salvalaggio, rispondeva alle domande del giornalista dichiarando che nel remoto caso di doversi ‘rifare’ qualcosa, si sarebbe rivolto non tanto a illustri specialisti, quanto al proprio figlio Gilberto.

Quando un padre ha il coraggio di ricorrere a conferme e riconoscimenti, senza sorvolare e ‘far finta di niente’ o senza rimarcare errori e distrazioni, alimenta la consapevolezza del valore di sé e del progetto di vita che ogni figlio, crescendo nell’autostima e imparando a essere se stesso, può diventare capace di promuovere. È così che la locuzione latina “Mens sana in corpore sano” (“una mente sana in un corpo sano”) del poeta satirico Giovenale che Lionello Ponti ha ripetuto per tutta la vita al figlio Gilberto, è diventata la sua filosofia di vita, ma non solo: il ‘tormentone’ come lo chiama affettuosamente il chirurgo, ha preso corpo divenendo un’Associazione Culturale onlus chiamata proprio ‘Mens sana in corpore sano”.

Tale associazione nata solo un anno fa, intende promuovere convegni e congressi nonché portare avanti e migliorare le tecniche e gli strumenti per la chirurgia estetica già studiati e messi in atto negli anni dal dott Lionello Ponti. Riprendere e coltivare quelle caratteristiche di generosità, apertura, altruismo tipiche del grande chirurgo scomparso, che non ha mai tenuto nascoste le sue tecniche o gli strumenti del mestiere ma anzi li ha divulgati nella continua ricerca di un confronto aperto e rispettoso di cui solo i grandi professionisti sono capaci: questi i principi dell’Associazione.

Ma non è tutto: al suo interno lavora il gruppo “Accademy” al fine di creare una ‘mappa di solidarietà ’, una rete cioè di professionisti a cui ci si può rivolgere per ottenere prestazioni specialistiche di qualunque tipo in qualsiasi città italiana o straniera. Chi si volesse iscrivere all’Associazione Culturale Lionello Ponti, può chiamare il numero verde e riceverà a casa una tessera e la mappa dei professionisti che partecipano a questa “catena di fiducia reciproca”: il paziente potrà beneficiare degli interventi specialistici di cui necessita con un importante abbattimento di tempi e costi.

“Per esempio” spiega il chirurgo, “se seguo un paziente di Napoli, lo manderò dal mio collega Antonio Rotondo così come lui indirizzerà una persona che ne ha bisogno, da un ortopedico di fiducia”. Il “Campus Biomedico è invece un centro polispecialistico edificato a Trigoria su un terreno donato da Alberto Sordi in cui lavora il prof Rossini che è il presidente del Centro Integrato di Ricerche. A lui sono stati donati per la malattia dell’Alzheimer i fondi raccolti quest’anno in occasione della cena dei fedelissimi che è un appuntamento annuale con le famiglie romane che da 25 anni, ma anche da molto più, trascorrono le vacanze estive ad Anzio.

“Era diventata un’istituzione” racconta divertito Gilberto Ponti “si faceva una grande festa il 10 agosto, nella notte di S. Lorenzo anticipando di due giorni la festa in occasione del compleanno della mamma, proprio perché cadono le stelle. Era il periodo in cui esistevano le comitive ed eravamo tantissimi, sia i giovani che gli amici dei miei genitori, più di 500 persone, complessi e musica: nell’organizzazione mio padre era grandioso!”. Per tanti anni è stato un appuntamento che dopo una lunga pausa, il chirurgo ha voluto ripristinare, riproponendolo due anni fa e quest’anno a casa sua per la IX edizione, lo scorso anno a casa di amici. “Ho scoperto che c’è molta gente che vuole fare beneficenza” racconta ancora soddisfatto Giberto Ponti: infatti molte persone che ricorda con piacere, hanno voluto contribuire pur non partecipando alla cena.

La signora Carla Verlezza invece si è prodigata spontaneamente nella vendita dei biglietti presso lo stabilimento ‘Tirrenino’ e per questo generoso gesto è stata ringraziata con una targa. L’unico rammarico per la famiglia Ponti è dovuto alle difficoltà tecniche per cui nemmeno in questa occasione si è riusciti a cambiare il nome di v. Ulisse intitolandola a Lionello Ponti.

Per contattare l’Associazione, in attesa dell’attivazione del numero verde, è possibile telefonare ai seguenti numeri: 3355814439 – 068863627. Per info: www.gilbertoponti.it
Nicoletta Gigli
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