Cresce la domanda di prestiti da parte delle famiglie (+1,7% a novembre) sostenuta da quelli finalizzati all’acquisto di beni e servizi

Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Nel mese di novembre appena concluso il numero delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto registrare un incremento pari a +1,7% rispetto allo stesso mese del 2014, che a sua volta si caratterizzava per un segno positivo.

Dopo una fase di grande difficoltà, coincisa tra l’inizio del 2009 e la metà del 2014, si consolida pertanto la ripresa della domanda di credito da parte delle famiglie, spinta dai miglioramenti dello scenario economico e dalla crescente fiducia che ne consegue.

Il trend in atto trova ulteriore conferma anche dall’analisi dell’aggregato dei primi 11 mesi del 2015, con la domanda complessiva di prestiti da parte delle famiglie italiane che ha fatto registrare un incoraggiante +6,9% rispetto al pari periodo del 2014. Rimane però ancora da colmare il gap rispetto agli anni pre-crisi.

Entrando maggiormente nel dettaglio, il Barometro CRIF approfondisce l’analisi disaggregando l’andamento della domanda di prestiti tra la componente di prestiti finalizzati e quella di prestiti personali (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi).
Anche nel mese di novembre si conferma la dinamica divergente delle due tipologie di finanziamento che ha iniziato a manifestarsi nei mesi scorsi: nello specifico, i prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, arredo elettrodomestici e altri beni e servizi finanziabili hanno fatto registrare un aumento del +7,9% rispetto al corrispondente periodo del 2014, determinando la performance positiva dell’intero comparto e controbilanciando la perdurante debolezza dei prestiti personali, che nell’ultimo mese di osservazione hanno fatto segnare una flessione del -7,1%.

Anche relativamente all’aggregato relativo ai primi 11 mesi del 2015 le due tipologie di finanziamento confermano dinamiche sostanzialmente differenti, con le richieste di prestiti finalizzati che hanno fatto registrare una crescita in doppia cifra (+13,2%), mentre i prestiti personali hanno fatto segnare una contrazione, per quanto lieve (-0,4%).

“Nel complesso, l’andamento delle richieste di prestiti finalizzati è risultato particolarmente vivace nel comparto auto ma la dinamica è positiva anche relativamente ad altri prodotti e servizi finanziabili, a conferma della ripresa dei consumi che sta caratterizzando diversi settori merceologici – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF -. Per quanto riguarda i prestiti personali, invece, negli ultimi 6 mesi la domanda si è sempre caratterizzata per un segno negativo malgrado i tassi di riferimento siano potenzialmente appetibili”.

Dall’ultima rilevazione del Barometro CRIF arrivano segnali incoraggianti anche sul fronte dell’importo medio dei prestiti richiesti che, nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati, nel mese di novembre si è attestato a 7.688 Euro rispetto ai 6.825 Euro del pari periodo 2014 (+12,6%).

Entrando maggiormente nel dettaglio, per quanto riguarda i prestiti finalizzati nel mese di novembre l’importo medio richiesto è risultato pari a 4.815 Euro contro i 4.228 Euro del corrispondente periodo 2014 (+13,9%) mentre relativamente ai prestiti personali si è assestato a 12.379 Euro contro i 10.476 Euro di novembre 2014 (+18,2%).

Relativamente all’aggregato dei primi 11 mesi dell’anno, invece, l’importo medio (nel complesso di prestiti personali + finalizzati) si è attestato a 7.832 Euro, in crescita del +3,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno ma ancora ben distante dagli anni pre-crisi (-16,2%).
Analizzando la distribuzione per fasce di importo, nell’aggregato di prestiti finalizzati e personali si conferma la preferenza da parte degli italiani per la classe inferiore ai 5.000 Euro, con una quota pari al 51,5% del totale, seppur in lieve calo rispetto al corrispondente periodo 2014. Nel caso dei prestiti finalizzati l’incidenza di questa classe sul totale raggiunge addirittura il 68,9% contro il 28,6% che si registra nei prestiti personali.

Per quest’ultima forma tecnica, la ripartizione risulta decisamente più equilibrata, con la classe di importo compresa tra 10 e 20.000 Euro che assomma il 28,7% del totale e quella tra 5 e 10.000 Euro con il 26,8%.
Prendendo in considerazione la durata dei finanziamenti richiesti, invece, la classe preferita dai consumatori italiani rimane quella inferiore ai 12 mesi, con una quota pari al 22,1% del totale. Relativamente ai prestiti finalizzati l’incidenza di questa classe raggiunge il 33,1% del totale mentre per i prestiti personali si conferma la predilezione per la classe di durata maggiore, quella oltre i 5 anni, con una quota pari al 39,8% del totale, plausibilmente nel tentativo di ridurre quanto più possibile il peso delle rate sul reddito disponibile.

Osservando la distribuzione della domanda di prestiti per età dei richiedenti, infine, le classi preferite dagli italiani si confermano essere quelle centrali, ovvero quelle comprese tra i 35 e i 44 anni e quella tra i 45 e i 54 anni, rispettivamente con il 24,6% e il 25,8% del totale.
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