Loredana Saetta autrice del libro per ragazzi “ASTUR, La spada della sorte” edito da CIESSE editori, intervista Bianca Fasano: dodici libri in e-book sul Web e, di recente, un riconoscimento dalla V Municipalità del Vomero e 'Apeiron.

D) Secondo lei il libro tradizionale può scomparire in futuro? R) Rispondo con un pensiero che è anche il suo: le nuove pubblicazioni in formato elettronico potranno soltanto affiancare le pubblicazioni in cartaceo. D'altronde le stesse aziende che producono gli e-book invitano alla pubblicazione in cartaceo.
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Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

D) Salve, Bianca, noi due condividiamo l’interesse per l’architettura e la scrittura, oltre ad essere entrambe insegnanti. Come sa, ritengo che il passaggio dal libro stampato all’e-book sia un cambiamento positivo, soprattutto se si pensa che le nuove generazioni amano la tecnologia. Mi spiega la sua scelta di pubblicare in e-book?
R) Certo abbiamo molto in comune. Entrambe siamo partite dal cartaceo, però in qualità di giornalista, mi piace scrivere sul Web. Perché? Quesito difficile. Ad essere sincera, la prima risposta che mi viene in mente è: per un desiderio di libertà. Scrivo i miei pezzi, utilizzo l'Ufficio Stampa dell'Accademia dei Parmenidei (associazione che ho fondato nel 1995, in onore di Parmenide) e cerco di dare spazio ai tanti che, spesso, non riescono ad averlo, anche meritandolo. I libri? Semplice: come "figlia di un dio minore", non ho santi in paradiso e le mie pubblicazioni in cartaceo (dieci, più due tesi di laurea), anche se con editori degni di stima, non hanno avuto grande diffusione. Se libri e pubblicazioni non sono disponibili per i lettori, è come non averli scritti né pubblicati. Adesso chi vuole leggere i miei lavori li trova sul web, virtuali certo, ma consultabili e a basso prezzo. Non solo in Italia, e persino con nomi importanti, come la Mondadori.
D) Secondo lei il libro tradizionale può scomparire in futuro?
R) Rispondo con un pensiero che è anche il suo: le nuove pubblicazioni in formato elettronico potranno soltanto affiancare le pubblicazioni in cartaceo. D'altronde le stesse aziende che producono gli e-book invitano alla pubblicazione in cartaceo.
D) Le faccio i miei complimenti, so che da poco, nel corso della serata di chiusura del Primo Ciclo di incontri culturali “ ‘Apeiron” ideato e coordinato da Bruno Pezzella, in collaborazione con la V Municipalità Vomero Arenella, le è stato assegnato un riconoscimento. Per che cosa esattamente?
R) La cerimonia di premiazione, a cura della V Municipalità, ha inteso dare un riconoscimento per la partecipazione ad ‘Apeiro. In effetti si trattava di Premi per l’attività a favore della cultura in generale. A me è stato riconosciuto, in particolare, per il lavoro di Ufficio Stampa condotto con l'Accademia dei Parmenidei; un lavoro che mi appassiona: anche fotografie e filmati, che "fermano il tempo", sono miei. Lo chiamo lavoro per semplificare, ma lo si dovrebbe interpretare come passione. Siamo stati premiati dal presidente Mario Coppeto, dall'assessore alla cultura Gianpaolo de Rosa, da Marco Gaudini, presidente della commissione cultura V municipalità e dallo stesso Bruno Pezzella. Non ero sola, con me: Maurizio Cuzzolin (editore)- Mario De Cunzo (docente di Urbanistica e Architettura) - Aurelio De Rose (storiografo e critico d’arte) Antonio Filippetti (scrittore e critico d’arte) - Donatella Gallone (giornalista, editore) - Gabriele Liguori (grafico) - Loffredo Editori - coi quali ho pubblicato due libri (Associazione Leggere è) - Ernesto Paolozzi (docente di Storia della filosofia moderna) - Rosario Ruggiero (pianista) - Aldo Spina (attore )- Giuseppe Vetromile (poeta) e targhe per la Libreria “IOCISTO” (di cui sono socia), l’Istituto Humaniter ed il filosofo Aldo Masullo.
D) Da quanto tempo scrive e cosa la induce a dedicare tanto tempo alle sue passioni, che includono la scrittura e la pittura?
R) Scrivo praticamente da sempre. Dipingo, anche, da sempre. Lo scrivere "ha vinto" sulla pittura perché, ad un certo punto, mi sono resa conto che si prestava meglio ad esprimere il sociale, a parteciparvi, prendendovi parte attiva. Sia nelle poesie (scritte da quando avevo otto anni), che nei racconti, nei romanzi e negli articoli giornalistici, parlo della vita, in tutte le sue sfaccettature e, naturalmente, anche di me, di come la vedo io o come vorrei che fosse. Migliore, più umana, più giusta, più vivibile, per tutti.
D) E' soddisfatta delle realizzazioni che ha avuto in campo artistico?
R) Se parliamo in termini economici dovrei rispondere di no. Ma chi sono io, per ritenere che la mia essenza di artista/scrittrice debba avere più "gloria economica" di quanto ne abbiano avuto i grandi del passato? Scrivere un best seller? Un giorno il grande Giorgio Bassani mi chiese a quante persone pensavo interessassero i miei libri. Mi ricordò, anche, che i suoi libri (il Giardino dei Finzi Contini, Gli occhiali d'oro o, per riassumere, quello che lui definiva "Il romanzo di Ferrara"), non avevano incontrato molto il favore del pubblico. Come pure rammento gli occhi dolci e intelligenti dello storico Pietro Ebner, vissuto e morto in Ceraso, mentre mi suggeriva:-"Se proprio deve scrivere un testo storico, lo faccia su documenti originali"- Lo ascoltai. Nel suo studio, il caffè portatomi dalla sua gentilissima moglie si accompagnava ai libri da consultare: quanta semplicità in quell'erudito da cui tanti hanno scopiazzato, senza neanche ricordarlo nella bibliografia.
D) Quindi al cartaceo ha affiancato l’uso delle nuove tecnologie. Ma quanto vendono gli e-book?
R) Meno di quanto sperassi. Almeno però sono disponibili. Sono stati acquistati parecchi dei miei libri, specie il testo di parapsicologia "Voci dal Passato", ma con mio dispiacere, nessuno ha ancora comprato "Scripa manent", composto da poesie, racconti, pensieri e una commedia, un libro che in cartaceo (regalato da me), è piaciuto davvero molto, nonostante sia in vendita anche su "Mondadori Store".
D) Le sottopongo la stessa domanda che ha fatto a me : -"C'è uno scrittore preferito nella sua vita "da lettrice"? Un libro che le è restato impresso in modo più vivo e palpabile?"-
R) Difficile scegliere, davvero difficile. Ho letto di tutto, autori italiani, russi, americani, australiani... ma forse l'autore che amo di più è Luigi Pirandello. Mi è rimasto impresso "Quaderni di Serafino Gubbio, operatore", dove il grande Luigi, che poco amava le cineprese, pure ne parla; riferendosi a Serafino afferma che, ad un certo punto, quest’ultimo perde il potere sulla sua testa e su i suoi voleri, divenendo schiavo dell'altra sua testa: la telecamera, appunto, che diventa "i suoi occhi".
D) Ho riservato per ultima la domanda più stuzzicante, ha letto il mio romanzo “ASTUR, la spada della sorte”? cosa ne pensa?
R) Come potrei non averlo fatto? Scritto benissimo, con forti contesti storici che riportano alla reale vita del tempo.Parla di storia ai giovani, romanzandola. Un buon sistema per farla amare. Grazie per l'intervista.
Di cosa? Tra scrittrici!
Loredana Saetta.
Ufficio Stampa