Il Nero D’Avola è il vino più famoso al mondo.

I dati 2014 confermano che il vino siciliano è il più conosciuto al mondo: vendita e produzione raddoppiano rispetto all’anno precedente.
MILANO, (informazione.it - comunicati stampa - varie) Il Nero D’avola Doc è il re dei vini italiani: parola dei produttori e dei negozi di vino online, che confermano come il trend positivo di questa particolare qualità di vite sia motivato principalmente dalle vendite all’estero.

Il 2014 si chiude con una produzione doc di 4.400.000 bottiglie, il doppio se paragonato al 2013, e più di 52.000.000 bottiglie Igt Terre Siciliane contro le 38.000.000 del 2013.

La qualità Nero D’Avola ha una storia antica: coltivato nel territorio di Avola (Siracusa) e ad Agrigento (dove si concentra il 17,38% della coltivazione), è un vitigno autoctono 100% italiano, simbolo dell’eccellenza enologica nazionale grazie al suo profumo fruttato e dolce.

La Sicilia coltiva complessivamente 103.076 ettari - 15.313 ettari destinati unicamente alla produzione di Nero D’Avola: questa qualità è la seconda per volumi produttivi dopo il Catarratto bianco e prima del Grillo, un vino ancora poco conosciuto ma che sta avendo un riscontro molto positivo dal punto di vista delle vendite internazionali.

“Una delle ragioni per cui i vini siciliani, e in particolare il Nero D’Avola, hanno avuto un tale successo è stato certamente l’istituzione del marchio Doc Sicilia, una conferma della qualità e dell’eccellenza del vino prodotto qui.” Spiega Giuseppe Piraneo, Manager di Vinozio, e-commerce dedicato alla vendita di vino online. “Il vino italiano è uno dei pochi in grado di portare con sé, in ogni bottiglia, tutto il gusto e il sapore della terra da cui proviene. Il fatto che si conoscano maggiormente i vini toscani dipende unicamente dal fatto che la produzione siciliana è più giovane, e i produttori hanno iniziato a strutturarsi in maniera più omogena solo negli ultimi anni. Quello che influisce maggiormente sui profitti del settore è principalmente l’export, che rappresenta ben il 59% del fatturato. Il focus per il 2015 è il mercato americano, che da solo costituisce il 10% delle esportazioni: qui il Made in Italy è molto forte e riconosciuto, e certamente ci sono grandi possibilità di successo. Quando si parla di vino, si parla necessariamente d’Italia.”
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