ArteSera n° 04 - Marzo 2011. UNITA´ / IDENTITA´

Esce questa settimana il nuovo numero di ArteSera, che inaugura una serie di numeri speciali che attraversano il tema dell´unità e dell´identità, partendo dall´Italia per arrivare a Torino, dalla Nazione alla Città, dal reale all´immaginario; dalla quotidianità all´arte.
Torino, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) In questo numero sorvoliamo un territorio largo, suolo nazionale, raccogliendo immagini e visioni delle Italie in un piccolo Album da tenere con sé, per poi arrivare nel pargheggio sotto casa. Che cosa vuol dire oggiAggiungi un appuntamento per oggi essere italiani? E ancora prima, anche se suona anacronistico, se non ridicolo, dobbiamo porci la domanda cosa significhi essere torinesi? E quante Torino esistono?

C´è l´archivio vivente del nuovo Museo Torino, ma anche lo sguardo di una giovane artista inglese di nome Ruth Proctor, che si è tuffata dentro Torino come in uno stagno e ne ha raccontato le gocce che le sono rimaste addosso; ci sono gli icastici appunti di Alberto Salza, che abbiamo raccolto (prima puntata di una serie) nella pagina Turin Talking Blues; e ci sono infine le nostre visioni e immagini dell´Italia e di Torino, unitamente a quelle che hanno voluto regalarci i collaboratori di questo numero e gli amici di Facebook.
E dal punto di vista culturale, esiste oggiAggiungi un appuntamento per oggi un´identità artistica italiana, intesa come percezione e produzione concettuale e materiale? Ed esiste una politica culturale italiana che si trasformi in valore e diritto democratico? Lea Mattarella ha condiviso con noi questo interrogativo, ci siamo chieste insieme se l´arte si stesse fermando a Eboli. Lea è andata idealmente in giro da Roma in giù attraverso istituzioni e musei che si occupano d´arte contemporanea, compiendo una ricognizione sulla mappa geografica italiana e unendo i punti di una teoria complessa.
L´insieme è una serie di scatole cinesi da maneggiare con cautela, con un arrivo storico, il nostro di italiani, iniziato nel più classico dei modi, con una coesione forzata e raggiunta attraverso la violenza, come ci racconta Mario Martone nel suo film "Noi credevamo", che parla della conquista del sud da parte di chi l´ha subita, un sud aggredito dalle milizie sabaude e dai Mille di Garibaldi, trattati spesso come banditi e disertori dal regno d´Italia. Un mito sfatato raccontando quella stessa storia, ma da un altro punto di vista: e le cose cambiano radicalmente. Lo stesso meccanismo è adottato dall´artista egiziano Wael Shawky per narrare le crociate, però ascoltando l´esperienza di chi le ha subite, anche qui, degli arabi. E i difensori della fede cristiana da eroi si trasformano in banditi nel suo video di marionette presentato alla Cittadellarte di Pistoletto a Biella.
Ecco che le identità e le prospettive sono vere e presunte al tempo stesso, perché risultano un assemblaggio relativo di storie e opinioni, di un dna culturale più che naturale. Anime e corpi reali, oppure involucri, maschere iperrealiste e strabilianti nella loro simulazione e nella loro ipotesi di un ultra-realtà, come quelle create da Michele Guaschino per cinema e artisti?
Ma, d´altro canto, è possibile fare emergere la vera identità azzerando qualunque tipo di filtro? E´ questo il tentativo attuato da Carla Lonzi nel 1969, quando decise di "scomparire" come figura di critica d´arte per far emergere semplicemente le interviste agli artisti che incontrava, come ci ricorda Manuela Cirino.
Anche Alessandro Sciaraffa ha viaggiato, o meglio è andato "alla deriva" con la testa e la pancia nell´idea stessa di identità e poi di unità, e ha prodotto un´altra mappa, riconoscibile nelle linee di una mano, immagine simbolica in cui ogni individuo è a suo modo naufrago.

In questo numero:
L´arte si è fermata a Eboli? / Visioni di Torino: Museo Torino e Ruth Proctor / Turin Talking Blues / Collezione ArteSera: Alessandro Sciaraffa / Io sono un torinese - io sono un italiano / Album Italia / Visita guidata: Wael Shawky alla Fondazione Pistoletto / Storie: Let me tell you a story / Extra: gli Autoritratti di Carla Lonzi / Mestiere dell´arte: Michele Guaschino, creatore di identità / Agenda Musei e Gallerie Torino e Piemonte

Hanno finora collaborato:
Paola Anziché, Art at Work, a.titolo, Franz Bernardelli, Michele Bonino, Barbara Casalaspro, Gea Casolaro, Natalia Casorati, Luisa Cicero, Maurizio Cilli, Manuela Cirino, Francesca Comisso, Guido Costa, Cuochi Volanti, Mariola Demeglio, Paola Varallo, Filippo Fossati, Giuseppe Ghignone, Angiola Maria Gili, Giorgio Guglielmino, Nicus Lucà, Anna Magnesi, Lea Mattarella, Luca Morosi, Anna Pironti, Pietra Pistoletto, Luisa Rabbia, Maria Teresa Roberto, Sabrina Roglio, Serbardano, Stefania Sabatino, Alessandra Sandrolini, Alessandro Santero, Alberto Salza, Alessandro Sciaraffa, Lorena Tadorni, Francesca Togni, Daniela Trombetta, Gabriele Vacis e Alessandra Valsecchi.
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