Anghinelli (Pres. ONSCI): Lo Ius Soli, l'assassino silenzioso del made in Italy e dei nostri giovani

La bagarre politica che si è scatenata nei giorni scorsi tra destra e sinistra prescinde dal concetto chiave che il nostro Paese commercialmente non è un come gli altri e non lo sarà mai. Le nostre esportazioni e gli enti statali preposti all’ internazionalizzazione delle nostre aziende per anni si sono trincerate dietro il famoso “mantra” della promozione del Made in Italy, ma cos'è realmente il made in Italy
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Italiani si nasce non si diventa, uno slogan politico attuale, ma sarebbe più utile e redditizio concentrarsi sull'accezione di "prodotto in Italia".

La bagarre politica che si è scatenata nei giorni scorsi tra destra e sinistra prescinde dal concetto chiave che il nostro Paese commercialmente non è un come gli altri e non lo sarà mai.

Le nostre esportazioni e gli enti statali preposti all’ internazionalizzazione delle nostre aziende per anni si sono trincerate dietro il famoso “mantra” della promozione del Made in Italy, ma cos'è realmente il made in Italy , forse l’hanno dimenticato in questi giorni o peggio come spesso accade le ideologie si scontrano in aula e i cittadini ne pagano comunque le conseguenze nel terreno della vita quotidiana.

Il made in Italy è la definizione di un prodotto fatto in Italia da italiani,sembrerebbe molto semplice, ma in realtà racchiude centinaia di anni di tradizioni artigiane, tramandate in famiglia e talvolta celate di rituali antichi e laboriosi racchiudendo la sintesi dei passaggi storico politici di migliaia di anni ,esempi di come l'arte, la cultura e l'ingegno al servizio di Re, Imperatori, Papi e semplice popolino, abbiano raggiunto evolvendosi nei secoli l'eccellenza della manifattura a livello internazionale.


La storia del nostro Paese a differenza di quella di altre nazioni europee come la Francia o l'Olanda, ha potuto contare su un'evoluzione artigiana pura, scevra di contaminazioni, che dal dopoguerra ha gettato le basi per lo sviluppo economico degli anni 80 e la consacrazione internazionale del famoso Made in Italy.

Oggi vediamo aprirsi uno scenario nuovo, dove un'ondata di immigrazione e di naturalizzazione improvvisa determinata dal fresco ius soli, ci portano a dover scindere il vecchio made in Italy dalla nuova "produzione italiana".

Immaginate ad esempio delle mozzarelle prodotte da una famiglia di senegalesi naturalizzati italiani o delle scarpe prodotte da una famiglia di congolesi altrettanto naturalizzati italiani potremmo mai definirla made in Italy?

L'errore è inevitabilmente commerciale e strategico, ossia aver confuso il bel Paese dei piccoli artigiani con gli Stati Uniti delle multinazionali ,noi non lo siamo e non lo saremo mai ,i nostri industriali sono i figli legittimi e legittimati di quei piccoli artigiani e la loro tutela è il futuro del Paese.

Il primo risultato dello Ius Soli sarà purtroppo proiettare immediatamente il tasso di disoccupazione generica del paese a livelli abnormi e conseguentemente sempre svalutare l'occupazione specializzata, creando tensione sociale e fuga prolungata di giovani italiani all'estero.

Perdere l'identità significa perdere la forza del Made in Italy e perdere questo significa arrendersi alla possibilità di far evolvere le nostre piccole aziende proiettandole a livello internazionale dando lavoro ai nostri giovani e salvandoli dal diventare loro stessi migranti economici.

L’episodio dei nostri ragazzi a Londra morti nell’incendio del loro appartamento deve essere un monito per chi per proseguire con delle scellerate politiche di accoglienza mette a rischio la sopravvivenza delle nostre aziende e il futuro dei nostri figli.


Edoardo Maria Anghinelli
Presidente Italia Sicura-ONSCI
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