Lettera aperta al Segretario delle Nazioni Unite Mr Ban Ki Moon da parte dell'Associazione UNITI SI VINCE.

Equitalia lede i diritti umani dei cittadini
MILANO, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Alla cortese attenzione
Mr Ban Ki- Moon
Secretary General UN


Milano, 13 Ottobre 2014


Illustrissimo Ban Ki-Moon

riteniamo doveroso sottoporre alla Sua attenzione una grave problematica che affligge molti cittadini italiani , che sono certo si potrà risolvere mediante un Suo autorevole intervento . Si tratta delle ripercussioni dell’operato della Società Equitalia S.p.A. sul piano dei diritti della persona e sul piano sociale per quanto riguarda lo Stato italiano.
La Società Equitalia S.p.A. è una società a partecipazione pubblica italiana , incaricata della riscossione dei tributi su tutto il territorio italiano , ad eccezione della Sicilia.
Come cittadini italiani, innanzitutto , ed anche come Fondatori dell’
Associazione “UNITI SI VINCE" impegnati nella soluzione delle forme più
gravi di povertà, mediante azioni concrete mirate e specifiche, sento il dovere di evidenziare il dramma vissuto da coloro i quali devono restituire ad Equitalia tributi di vario tipo, non avendo più a disposizione denaro, a causa della loro caduta in miseria.
Comprendendo le ragioni di quanti affermano la necessità di assolvere al pagamento dei debiti contratti, in quanto dovere morale, al di là di ogni impedimento , sento la necessità , tuttavia , di difendere da pressioni ed accanimento coloro che versano in grave stato di povertà ,diventati ormai nullatenenti ed incapaci di assolvere a qualsiasi pagamento , anche psicologicamente fragili ed incapaci di reazioni adeguate . Molti sono, difatti, i suicidi per situazioni debitorie irreversibili . La crisi economica e la pressione fiscale sono diventate, nello Stato italiano, un fardello che piega le spalle del ceto medio italiano. Per tale ragione, i poveri sono diventati più poveri e tale drammatica povertà si evidenzia in larghi strati della popolazione italiana, che, con grande fatica, riesce a malapena a sostenere le spese per i generi di prima necessità. Tenendo conto di tale dolorosa e commovente prospettiva, può essere considerata come un’ulteriore violenza pretendere soldi da chi non ne ha neanche per sopravvivere .
Negli ultimi anni, una serie interventi legislativi hanno tentato di
rendere meno gravosa la riscossione dei debiti da parte di Equitalia, che, tuttavia, continua ad esercitare un’ intollerabile pressione su chi, a stento, riesce a sopravvivere, reso sempre più inerme dalla disoccupazione e dalla perdita dei propri beni di prima necessità.

Non si può negare che la nazione italiana affondi le proprie radici nella
democrazia e nella salvaguardia dei diritti fondamentali dell’essere umano e che si sia distinta , nel corso della sua storia civile ed umana, nonché politica ed economica , per aver posto a fondamento del suo operare la salvaguardia del valore imprescindibile della persona , divenendo faro di civiltà ed esempio di cultura umana per il mondo intero. L’Italia, sempre attenta ai più deboli e alla loro emancipazione, a causa dell’acuirsi della crisi economica, che ha avvilito tutto il mondo, ha distolto la sua attenzione dai valori fondativi della sua Costituzione , per cui ne è derivato l’affermazione, nel proprio territorio, di un’economia selvaggia che cerca di salvare solo se stessa , ma che, in realtà, crea solo un continuo degrado sociale ed umano, nonché economico , sicuramente irreversibile, se non verrà frenato.
L’Italia è, così, diventata una nazione con un debito pubblico altissimo
, che vuole ripianare con lo sforzo di tutti , finanche dei cittadini ormai
nullatenenti, che urlano la propria disperazione ricorrendo a gesti estremi. Il debito pubblico italiano - non vi è dubbio - che sia stato creato dalle classi politiche che non hanno saputo governare nel modo più opportuno . Si cerca ora di trovare soldi un po’ dappertutto e si ricorre all’aumento delle tasse e delle multe per tentare di ripianare il debito. Ma la stragrande maggioranza degli italiani non può pagare perché non c’è lavoro e, conseguentemente , non c’ è denaro.
Molte persone si sono viste portare via tutto : la propria casa, i piccoli
beni necessari per vivere il quotidiano e, pertanto, la propria dignità .
Le chiediamo, considerando il valore della salvaguardia dei diritti umani,
sia sotto il profilo etico, sia sotto il profilo di valori fondativi di un’
economia veramente fiorente e in reale crescita , di voler prendere in
considerazione questa mia lettera e di voler indagare sull’operato di
questa Società di recupero credito, che ha sportelli operativi in tutta Italia, alla stregua di una Banca, considerata la morte di tanti cittadini a causa della violenza inaudita protratta nei loro confronti per la richiesta vessatoria della restituzione di somme ingenti di denaro che, se pur dovute, ora vengono viste come cappio al collo da tanti, considerato il dramma vissuto per essere finiti sul lastrico .
Le chiediamo di fare in modo che Equitalia riveda il suo modo di operare , molto discutibile .
Non diciamo che sia giusto non pagare e che regni l’illegalità, desidero
solo che si modifichi la procedura per le richieste di quanto dovuto da
parte di chi non ha pagato , rendendo più elastica la risoluzione dei
debiti, mediante un piano di rientro più consono alle possibilità di ognuno, che tenga conto anche della possibilità di un condono e della restituzione della propria abitazione a chi è stata pignorata .
Le Nazioni Unite non possono non condannare l’operato di Equitalia e
denunciarne il suo operato nei confronti dei nullatenenti, ormai incapaci
di reagire .
Le nazioni evolute non solo economicamente , ma anche moralmente , devono garantire che non sia lesa la dignità dell’ essere umano ed impegnarsi perché sia offerta ad ognuno la possibilità, quando ha sbagliato, di riabilitarsi socialmente ed economicamente .
E’ certo , difatti, che si può sanare l’economia non punendo i poveri, ma
riabilitandoli. E’ certo anche che la Società Equitalia inneschi un ulteriore processo di esclusione dalla vita economica, tanto più dannoso per l’economia , proprio in quanto sofferente e bisognosa di nuove aperture verso l’inclusione di tutti , nessuno escluso .
La storia ci insegna, difatti, che l’esclusione ha creato un processo
economico degenerativo , che regna sotto gli occhi di tutti , a cui occorre
porre rimedio prima che sia troppo tardi per ogni popolo, anche quello
più progredito .

Grati per il Suo interessamento, Le porgiamo i notri migliori saluti.

Nello Savini
Andrea Monteforte
Biagio Maimone
Associazione "UNITI SI VINCE"
per la tutela dei diritti del cittadino
Telefono 0248198514
Allegati
Slide ShowSlide Show
Non disponibili