L'Urcc ricorda Giancarlo Erba

L'alberghiero Cavalcanti teatro della grande manifestazione
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - istruzione e formazione) A non molti giorni di distanza da una manifestazione voluta dall'Associazione Regionale Cuochi della Campania, aderente alla Federazione Nazionale Cuochi, per ricordare il grande Chef Giancarlo Erba ed il suo operato a favore dei “Ragazzi a Rischio” di Nisida, l'Arcc ha voluto riproporre il ricordo del grande cuoco Erba attraverso un concorso di cucina ospitato dall'I.P.S.E.O.A. “Ippolito Cavalcanti” di San Giovanni a Teduccio. Il Memorial dedicato a Giancarlo Erba che, come ricordato anche sulla brochure contenente le ricette dei concorrenti partecipanti alla gara, ha dedicato “Una vita per la cucina – Una vita per i cuochi” e che con i suoi insegnamenti negli istituti alberghieri e sul campo di battaglia: le sue amate cucine, ha formato alcuni dei migliori chef, non solo partenopei ed italiani, ma del mondo, ha riscosso un gran successo.
L'attuale presidente dell'Urcc, lo chef Luigi Vitiello ha voluto ricordare il suo maestro citando una frase, di Banana Yoshimoto, che gli riporta alla mente Erba: “Non c'è posto al mondo che io ami più della mia cucina. Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tanti strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano. Un luogo che condivido volentieri con gli amici a me cari...”
Una delle grandi sale del Cavalcanti, ha vissuto come per le precedenti edizioni di questo memorial, un momento molto significativo per gli alunni con il ricordo degli insegnamenti e della formazione che si ricevono e che sono stati trasmessi da grandi personaggi come Giancarlo Erba. Lo stesso Dirigente Scolastico, della location di svolgimento della manifestazione, prof.ssa Carmela Libertino, è rimasta entusiasta della risposta che alunni, dirigenti dell'Urcc, pubblico intervenuto e tutto il corpo docente dell'istituto hanno voluto egregiamente offrire con la loro opera ed operosità all'evento e fra questi ultimi ricordiamo la prof.ssa Michela Sannino, mentre per i cuochi il prof. Ludovico D'Urso vicario del presidente Urcc e presidente dell'Unione Provinciale Cuochi di Napoli.
Fra gli intervenuti, in prima fila ad assistere alla kermesse in ricordo del grande Erba, piemontese di nascita, ma napoletano di adozione, spiccava la presenza di sua moglie Marisa, accompagnata dalla consorte di un altro grande personaggio, il maître Silvano Contiero, che nella sua vita ha dato lustro al campo dell'enogastronomia e attraverso il suo operato di direttore al rilancio ed affermazione di grandi strutture di ricettività turistica. Al loro fianco c'erano altri grandi nomi degli artefici della grande cucina come Nicola Di Filippo che ricordiamo per più mandati è stato il presidente dell'Apcn e Ugo Dorso che per anni ha svolto il ruolo di presidente regionale campano dell'Associazione Cuochi Professionali Italiani, ed ancora il Cav. Giuseppe Di Napoli past president dell'Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, che per 43 anni è stato plebiscitariamente riconfermato a presidente oltre ad aver svolto il compito di tesoriere nazionale dello stesso sodalizio per numerosi anni.
L'interessante gara si è svolta con l'abbinamento di Allievi e Professionisti per la realizzazione di ricette che, come valutate da una esperta giuria, hanno ottenuto un punteggio positivo, che in molti casi ha visto i vincitori distanziarsi solo di qualche posizione dal punteggio massimo che ha determinato i primi classificati. Le valutazioni dei piatti sono state espresse dai giudici di gara interni per la cucina gli chef Giuseppe Sorrentino e Gianluca Dellino, mentre giudici esterni di sala hanno votato per la: Mise en place e pulizia; Corretta preparazione professionale; Disposizione e presentazione; Sapore; Colloquio ed unione di tutte queste necessarie qualità che uno chef ed i suoi piatti debbono possedere per essere validi.
La giuria che ha proclamato i primi tre classificati per i Professionisti ed i primi tre eletti per gli Allievi è stata presieduta dal neo eletto presidente nazionale della Fic Rocco Cristiano Pozzulo e
composta dalla D.S.G.A. Ermelinda Gargano, da Carmela Cerrone Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Campania, dallo chef di Caserta Ennio Caprio Nono e dal giornalista enogastronomo Giuseppe De Girolamo, Prefetto per la Campania dell'Accademia Italiana di Gastronomia Storica.
Rocco Cristiano Pozzulo, che è subentrato al presidente Paolo Caldana il quale ha lasciato per fine mandato l'incarico di Presidente nazionale della Fic, è chef e docente dell’Istituto Alberghiero di Potenza ed è stato chiamato, nei prossimi quattro anni, a coordinare il lavoro di tutte le 124 Associazioni provinciali, delle 20 Unioni regionali e delle innumerevoli Delegazioni estere che compongono l’unico Ente riconosciuto dalla federazione mondiale dei cuochi, la WACS (World Association of Chefs Societes).
Pozzulo. è stato fino a pochi mesi fa project manager della F.I.C., per conto della quale ha organizzato congressi, assemblee, concorsi e manifestazioni, e presidente dei Cuochi della Regione Basilicata.
Fra i 7 professionisti e i 7 allievi in gara, rappresentanti per entrambe le categorie le cinque province campane Napoli, Avellino. Benevento, Caserta e Salerno l'hanno spuntata per i professionisti: Medaglia d'Oro Vincenzo Federico della Stabiese Equana e Monti Lattari con “Il baccalà…… e la nuvola di seppia con bufala”; Medaglia d'Argento Giuseppe Saraceno di Avellino con “La Campania in un piatto”; Medaglia di Bronzo Alessio Palumbo di Caserta con “Naif di Gambero”.
Per gli allievi le posizioni determinate dalla giuria sono state: per il primo posto Giovanna De Conno di Benevento con “Fagottino stregato del Sannio su fonduta del Miscano”; al secondo posto si è piazzato Denise Ferrillo di Avellino con “Kebab irpino su spuma di fagioli neri, cubo di patate al caciocavallo podolico e croccante di papaccelle”; infine il terzo posto è andato a Salvatore Somma della Stabiese Equana e Monti Lattari con “Il carciofo di Schito in casseruola, ripieno di pesce Bandiera e cipollotto nocerino su salsa di provola affumicata”.
L.C.
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