LA PROCESSIONE DI CARLETTO IN ABRUZZO

“Abbiamo concluso la prima parte della Processione di Carletto sulle tracce del Grande Camminatore Celestino V° e dalla Basilica di Collemaggio per noi inizia l’infimo cambiamento”. Due affermati artisti, Michele Mariano e Simona Bramati, assieme agli asini Carletto e Agalma, stanno camminando dal 15 luglio per attraversare l’Italia e giungere, il 15 settembre, in Friuli, superando la Biennale di Venezia.
L'Aquila, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) “Abbiamo concluso la prima parte della Processione di Carletto sulle tracce del Grande Camminatore Celestino V° e dalla Basilica di Collemaggio per noi inizia l’infimo cambiamento”. Due affermati artisti, Michele Mariano e Simona Bramati, assieme agli asini Carletto e Agalma, stanno camminando dal 15 luglio per attraversare l’Italia e giungere, il 15 settembre, in Friuli, superando la Biennale di Venezia. Una performance artistica resa possibile dalla collaborazione di CelantTel.Srl, PetrolGas, Istituto Marchigiano Tutela Vini e Movimento Turismo Vini del Molise. “La Processione è per noi un percorso di purificazione culturale e artistico” spiegano Michele e Simona “siamo convinti che nell’era del cambiamento globale anche l’arte debba cambiare, e dalle persone e territori che incontriamo in questo particolarissimo percorso, troveremo stimoli e indicazione per nuove forme d’espressione artistica”. Anche a L’Aquila artisti e asine sono stati accolti in piazza dalla curiosità della gente che voleva capire, ma “si percepiva nell’aria il dolore e il tormento di questa città e di chi la abita dopo il feroce terremoto del 2009” commentano i nostri. “Siamo certi che gli abruzzesi potranno e sapranno ricostruire l’Aquila più bella e accogliente di prima”.
Lasciato il capoluogo abruzzese con il magone in gola, la Processione ha proseguito per Pizzoli e Marana, per poi percorrere storici sentieri collinari e montani che portavano nel rietino, in Lazio, a Cittareale e Trimezzo nello specifico. “Anche qui emozioni ed esperienze importanti, particolari” sostengono Michele e Simona “che rimarranno impresse nel nostro vissuto personale e artistico”.
Quella laziale sarà soltanto una parentesi perché la Processione punterà verso Norcia, in Umbria, sempre camminando a piedi su sentieri antichi e spesso dimenticati, ma ricchi di storia e schietta autenticità, di rapporto con gente che ti guarda dritta negli occhi e ti chiede chi sei, cosa fai, che vuoi. “In questo senso la Processione è un percorso di purificazione dalle scorie e dalle maschere che il vivere comune impone”. La Processione ha perso Giulio, il vecchio cane di Simona, tornato a casa perché troppo affaticamento. Lungo il percorso vengono effettuate riprese video e servizi fotografici che confluiranno in un film documentario e in un catalogo fotografico.
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